L’ultima vittoria di Aryna Sabalenka in un torneo WTA risaliva addirittura a Madrid 2021.
Parliamo di una giocatrice fortissima, rimasta comunque ai vertici della classifica mondiale pur senza alzare trofei ma grazie ai suoi picchi una volto rotto il “tabù” dei quarti di finale Slam ha cominciato a portare con buona consuetudine risultati di alto valore pur mancando la ciliegina finale.
In quei 20 mesi aveva ottenuto solo tre finali, frutto anche di qualche crisi importante nel rendimento. Proprio ad Adelaide, nel 2022, perdeva in entrambi i tornei all’esordio, commettendo tra i 15 e i 20 doppi falli a partita, e la sua annata non prendeva il via fino ad aprile quando raggiunse a Stoccarda la prima finale proprio da quel ‘1000’ di Madrid dell’anno prima. Oltre a quella si succederanno le finali di ‘s-Hertogenbosch e Fort Worth, alle ultime WTA Finals, tutte perse.
Oggi, invece, con un servizio vincete al secondo match point ha chiuso 6-3 7-6(4) contro Linda Noskova, valorosa protagonista anche di questa giornata. Malgrado le fatiche di questa incredibile settimana per la ceca, è stata comunque in grado di rendere più che onorevole la sua prima finale a livello WTA. 18 anni, 19 a novembre, aveva cominciato la settimana cori dalle prime 100 del mondo e si ritroverà catapultata vicina alle prime 50. Il suo obiettivo nel 2023 doveva essere piazzarsi tra la top-50 e la top-30, ora l’ha quasi raggiunto dopo la prima settimana.
Viene dalla Repubblica Ceca, si ispira a Serena Williams, e quel dritto che lascia andare regala grandi sensazioni. Uno dei tanti talenti di quel piccolo stato europeo che è da anni fucina di giocatrici destinate ai piani alti del ranking. Ha pagato la cilindrata superiore di Sabalenka, la maggiore efficacia oggi dei colpi della bielorussa, sempre al limite tra glorioso e disastro ma più efficace quando contava. Un break sul 3-2 nel primo parziale è tutto quello che le è servito per far sua la partita. Il recupero da 15-40 nel turno di battuta precedente l’anticamera dello scatto in avanti che le darà il primo parziale mentre nel secondo solo una volta, sul 4-4, è stata veramente sotto pressione dovendo salvare una pericolosa chance.
Giunta al tie-break senza troppi patemi negli ultimi due turni al servizio, Sabalenka ha poi trovato subito un vantaggio di 5-1 che ha spezzato le ultime velleità della sua avversaria e l’ha condotta alla vittoria celebrata in maniera semplice, alzando le braccia al cielo, dopo 20 mesi di attesa. Non male come inizio anno.
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