Altra giornata non proprio memorabile a Melbourne, dove Djokovic ha raggiunto la sua semifinale numero 44 tra folate di vento e attacchi di nervosismo. Del resto il serbo doveva pur trovare un modo per non annoiarsi, visto che Rublev è riuscito nella straordinaria impresa di essere ampiamente sfavorito ed entrare lo stesso in campo con una pressione che nemmeno se stesse giocando il match per chiudere il grande slam. Djokovic ha capito rapidamente che non era il caso di darsi troppa pena, giusto un paio di accelerate di dritto qui e lì e un servizio pronto per ben più probanti impegni. Al resto ci ha pensato appunto Rublev, incapace ci tenere la palla in campo o, ma serviva un piano tattico, di variare qualche volta il servizio.
Partita molto brutta insomma e speriamo che vada diversamente contro Paul, che in precedenza aveva battuto un buon Shelton in quattro set. Il ragazzino di Atlanta è sembrato molto provato mentalmente, anche se forse le palle break di metà del secondo set avrebbero potuto indirizzare il match in modo diverso. Ma la differenza è sembrata abbastanza ampia, del resto per Shelton si trattava appena della tredicesima partita in carriera nel circuito maggiore, e il buon torneo gli consentirà di entrare nella top50. Top20 invece per Tommy Paul, che davanti ha adesso Musetti e Sinner, che si affidano a Djokovic per evitare di perdere ulteriori posizioni nel ranking.
Quarti di finale
[4] N. Djokovic b. [5] A. Rublev 6-1 6-2 6-4
T. Paul b. B. Shelton 7-6(5) 6-3 5-7 6-4
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