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WTA Miami, Swiatek nella storia: completato il Sunshine Double, terzo 1000 consecutivo. Osaka travolta

[2] I. Swiatek b. N. Osaka 6-4 6-0

È fatta, è storia. La vittoria consecutiva numero 17 porta a Iga Swiatek il terzo titolo WTA 1000 consecutivo dopo Doha e Indian Wells, la porta a essere la quarta giocatrice nella storia del circuito femminile a completare il cosiddetto ‘Sunshine Double’, l’accoppiata Indian Wells e Miami, e conferma una volta di più perché da lunedì sarà numero 1 del mondo.

Un match dominato, contro Naomi Osaka, soprattuto dal livello atletico. Se i primi 20-25 minuti hanno mostrato grande equilibrio, dalla seconda metà del primo set la forbice tra le due si è sempre più allargata. È un discorso anche banale, in un certo senso, perché oggi soprattutto per la giapponese ha pesato tantissimo la fatica fatta in semifinale contro Belinda Bencic e le poche partite giocate nell’ultimo anno.

Un 6-4 6-0 conclusivo che mette la firma sulla sesta partita praticamente dominata dalla giocatrice polacca, che rifila il terzo 6-0 del suo torneo alla terza giocatrice diversa dopo Madison Brengle e Viktorija Golubic. Una partita cominciata nel migliore dei modi in termini di atmosfera: in campo c’erano due giocatrici di grande caratura, e si vedeva. Nessuna delle due aveva mai perso una finale di un grande torneo e i primi game avevano dato già tanto con lotta e livello abbastanza alto. Il primo turno di battuta di Osaka in particolare aveva rivelato già che col servizio Naomi poteva far paura, ma lo scambio da fondo sarebbe stato tra “catenate” dell’una e capacità di muovere la palla dell’altra.

I primi segni di scricchiolio sono arrivati sul 2-1 per la giapponese quando Swiatek ha tenuto un turno di battuta senza soffrire particolarmente ma servendo tante seconde palle. Quello che doveva essere il punto più “debole” della sua serata non è stato mai veramente affrontato a dovere da Naomi, almeno per tutto il primo set. La giapponese cercava una posizione di risposta veramente aggressiva stando due metri dentro al campo e con il kick che Iga imprimeva alla palla si trovava spesso nella posizione sbagliata. Sul 2-2, poi Swiatek ha risposto molto bene a due prime palle e dal 15-0 è salita 15-30, lì dove Osaka ha forzato la seconda commettendo un vistoso doppio fallo. Alla seconda chance, la quarta complessiva, Swiatek è entrata nello scambio con un dritto molto profondo e completando l’opera con il successivo rovescio incrociato.

Più la partita andava avanti e più sembrava netto come Osaka non riuscisse quasi mai da fondo ad avere punti comodi. La capacità di coprire il campo di Swiatek faceva paura, soprattutto se confrontata con la semifinale contro Jessica Pegula dove il livello era andato in calando. Aveva anche ammesso alla tv polacca, dopo quella partita, di essere molto stanca tanto che ieri non si era allenata. Oggi, però, forse anche per la partita programmata alle 13 ora locale, è sembrata molto in palla. Troppo, al termine del primo set, per una Osaka che provava a far qualcosa ma non ne aveva. Tremendo il punto sullo 0-30 nel primo game di apertura del secondo set, quando Naomi ha giocato un gran passante di rovescio stretto su cui Iga si è allungata per colpire la volèe con un miracolo in allungo e la giapponese ha mancato di nulla il passante di dritto successivo.

Il break in apertura di secondo set e il game chiuso con due ace per il 2-0 ha messo la prima pietra sul risultato. La capacità di Swiatek di giostrare lo scambio e resistere in difesa hanno tolto ogni speranza a Osaka, che a un tratto sembrava quasi ferma nel capire che tanto non c’era nulla da fare. Così è arrivato anche un secondo break, e poi un terzo per il 5-0. Al servizio per il match non ha tremato e così in meno di un’ora e mezza Swiatek entrava una volta di più nella storia. In attesa che tra 27 ore il ranking ufficiale non la certifichi come nuova numero 1 del mondo.

Diego Barbiani

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