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WTA Dubai: Kvitova facile contro Giorgi, Swiatek passeggia. Bene Halep e Krejcikova, fuori Gauff

È cominciato il WTA 500 di Dubai, primo evento delle tradizionali due settimane che il circuito femminile passerà tra Emirati e Qatar prima di spostarsi gradualmente verso il nord-america.

La giornata odierna era già abbastanza piena, con il clou per gli italiani del match conclusivo della sessione serale tra Camila Giorgi e Petra Kvitova. Entrambe non teste di serie e, soprattutto per la ceca, il non essere più una sorpresa è un sintomo abbastanza chiaro di come il periodo sia proprio da dimenticare. La vittoria odierna, in questo senso, potrebbe forse rappresentare una spinta verso momenti migliori.

KVITOVA LASCIA 2 GAME A GIORGI

Finisce malissimo il torneo per Camila Giorgi, sconfitta 6-2 6-0 al primo turno contro Petra Kvitova. Un match che ha visto i valori iniziali di relativo equilibrio venire subito stravolti dal pessimo rendimento al servizio dell’azzurra, con tanti doppi falli nei primi turni di battuta a minare ogni speranza di una giornata migliore sul centrale di Dubai. I tre doppi falli consecutivi per lo 0-40, sul 3-1 per la ceca, sono forse la fotografia migliore di qualcosa che deve essere dimenticato alla svelta.

Non era una gran Kvitova quella che approcciava questo torneo, con tante sconfitte (4) in questo inizio di stagione funesto e pochissimi sorrisi. Oggi, forse, si è vista una versione se non altro accettabile, col dritto che impattava molto meglio la palla. Le serviva poco, a tratti, per fare punto e quando non trovava lei il comando poteva spesso raccogliere un gratuito della sua avversaria, ma tranne che nell’ultimo game della partita dove ha dovuto recuperare da 15-40 c’è stato veramente poco o nulla da soffrire. Al secondo turno la possibile sfida contro Aryna Sabalenka, numero 1 del seeding, o Marta Kostyuk, una delle qualificate più insidiose che potessero capitare.

Altri incontri

Ottimo esordio per Iga Swiatek, al rientro in campo dopo la semifinale dell’Australian Open contro Danielle Collins. La polacca ha liquidato con un netto 6-1 6-2 Daria Kasatkina, sconfitta anche nella campagna australiana. Come a Melbourne, Iga ha giocato una gran partita tra offensività e creatività. Quella volta, malgrado finì 6-2 6-3, fu un match comunque molto più lottato di oggi. La differenza sostanziale, probabilmente, è giunta dal rendimento col dritto della numero 6 del seeding che quel giorno sembrava fare più fatica tra impatto e costanza nell’incisività durante lo scambio.

Lei, come Kvitova, è inserita nel quarto di tabellone più delicato. Se Petra avrà ora o la numero 1 del seeding (Sabalenka) o una delle qualificate più insidiose (Kostyuk), Iga avrà al secondo turno la vincente tra Aljona Ostapenko e Sofia Kenin, che deve cercare a tutti i costi dei punti se non vorrà uscire dalla top-100 nel giro di qualche settimana ma che, di base, il suo valore rimane quello di una ragazza che in condizioni normali almeno tra prime 20 e 30 del mondo può (e deve) stare senza troppi affanni. Dovrà smaltire le scorie di questo periodo negativo cominciato con le pressioni avvertite dopo il 2020 e proseguito poi con i tanti problemi fisici del 2021.

Molto bene anche Simona Halep, al primo appuntamento senza un coach affianco. Nei giorni scorsi la rumena raccontava della volontà, attualmente, di non avere nessuno intorno per provare una fase nuova della carriera. Ha fatto riferimento a diverse sensazioni personali, tra una maggiore libertà di organizzazione e la scarsa spinta a imbastire nuovi rapporti. L’esordio è filato via molto tranquillamente, con un buon 6-2 6-4 ai danni di Alison Riske, wild-card, dove è emersa soprattutto la classica grinta nel secondo set quando lei e la statunitense hanno alzato nettamente l’intensità in campo, gli scambi diventavano più duri e comunque Simona aveva già ampio margine grazie a un 6-2 2-0 gestito fino al traguardo. Come lei, bell’esordio anche per Barbora Krejcikova, al rientro in campo dopo l’Australian Open. Per la ceca c’è stato il 6-4 7-6(0) ai danni di Caroline Garcia che poteva forse essere più netto se sul 5-4 nel secondo set non avesse giocato il peggior turno di battuta dell’incontro perdendolo a 0, lei che mai era stata sotto nemmeno 0-30.

La vera nota negativa di giornata è la nuova sconfitta di Cori Gauff, che non rialza la testa dopo la delusione dell’Australian Open e la sconfitta netta al primo turno con un nuovo match da dimenticare e un 6-4 6-4 subito da Jessica Pegula dove il servizio l’ha oltremodo condannata fin dai primi punti. C’è stato un immediato doppio break di ritardo da recuperare e, riagguantata la situazione sul 3-3, ha subito perso un nuovo turno di battuta finendo per cedere il parziale. Vari break e controbreak anche all’inizio del secondo prima che Pegula trovasse il guizzo per il 4-3 e, chiudendo un laborioso decimo game al quarto match point, cogliesse il successo. 10 doppi falli sono l’indizio primario di un’altra giornata no per l’ormai diciottenne statunitense che perderà qualcosa in termini di punti (lo scorso anno ne ottenne 190) e al di là della semifinale ad Adelaide, nel WTA 250 della settimana che precedeva l’Australian Open, ha un po’ deluso nel suo inizio di 2022.

Risultati

P. Kvitova b. C. Giorgi 6-2 6-0
[6] I. Swiatek b. D. Kasatkina 6-1 6-2
S. Halep b. [WC] A. Riske 6-2 6-4
J. Pegula b. C. Gauff 6-4 6-4
[2] B. Krejcikova b. C. Garcia 6-4 7-6(0)

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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