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WTA Doha: Paolini spreca, fuori anche Halep. Kvitova, esordio comodo. Bene Ostapenko e Muguruza

È già finita la corsa dell’unica tennista italiana presente nel tabellone del WTA 1000 di Doha, in Qatar.

Si è concluso tra i rimpianti, infatti, il match di primo turno di Jasmine Paolini, fresca di best ranking al numero 44 del mondo, contro Elise Mertens, ferma questa settimana al numero 26 e vincitrice di questo torneo nel 2019 (quando però aveva il valore equivalente di ‘WTA 500’).

Una partita che la toscana aveva portato dalla sua parte fin dall’inizio del secondo set, e che è sfuggita dal 4-1 e servizio in suo favore nel parziale decisivo complice, paradossalmente, una pessima chiamata del giudice di linea sulla palla del doppio break che ha scosso Mertens da un blocco che la stava portando a una sconfitta quasi certa e che invece l’ha vista imporsi 6-3 2-6 7-5.

C’era piuttosto equilibrio in campo. La belga voleva tenere vivo lo scambio per lavorare l’azzurra ai fianchi e pescare il momento buono per accelerare, Paolini cercava invece di essere abbastanza offensiva e dopo aver perso il primo parziale è riuscita a cominciare meglio il secondo e, sfruttando anche un evidente calo nella condizione generale della sua avversaria si è addirittura involata chiudendo 6-2. Mertens ha cominciato male anche il set decisivo, subito indietro 2-0, e al servizio sull’1-3 ha subito l’ennesima chiamata discutibile della partita su un rovescio incrociato di Paolini che è parso finire abbondantemente lungo. La non chiamata del giudice di linea e il mancato intervento di Mohammed Lahyani (occasionalmente impegnato questa settimana nel circuito WTA) l’ha mandata su tutte le furie.

Incredula e arrabbiata si è messa le mani nei capelli ma è riuscita, e forse alla lunga è stata la chiave della sua rimonta, nel non continuare in una discussione divenuta ormai inutile. L’errore è sembrato clamoroso, ma per lei non c’era più nulla da fare. Così al cambio campo ha passato l’intero minuto e mezzo con l’asciugamano a coprire interamente il volto. Forse ha lasciato andare qualche parola per sfogarsi, fattosta che è tornata in campo con ben altro spirito rispetto agli ultimi 40 minuti. Non aveva nemmeno più nulla da perdere e ha trovato maggiore incisività soprattutto col dritto, accorciando gli scambi e mandando più in affanno l’avversaria. Un break era subito recuperato, poi sul 5-4, in risposta, non ha mai fatto arrivare Paolini (a quel punto più sotto pressione) a match point. Il nuovo controbreak è arrivato alla seconda chance, salendo rapidamente 6-5, prologo di un finale a quel punto abbastanza prevedibile.

Un vero peccato per Jasmine, che non ha ovviamente colpe per quella decisione in teoria favorevole, ma che alla fine ha risvegliato il carattere di un’avversaria fin lì controllata piuttosto bene. Sarà invece Mertens, numero 16 del tabellone, ad affrontare già domani Petra Kvitova. La ceca si è imposta nettamente (6-3 6-1) contro Irina Camelia Begu, vendicando la bruttissima sconfitta patita al secondo turno di San Pietroburgo e cercando di dare continuità al bel cammino di Dubai, dove fu eliminata soltanto ai quarti di finale e mancando match point contro Aljona Ostapenko. A proposito, la lettone è tornata in campo oggi in un match abbastanza insidioso dopo la lunga settimana proprio a Dubai. Oceane Dodin è attualmente ai margini della top-100, ma è abbastanza variabile come rendimento: a tratti è difficile fare a braccio di ferro con lei, seppur conceda dei varchi soprattutto nella poca continuità della sua azione. Però tra vento e un’avversaria molto più “pronta” nelle prime fasi di gara Ostapenko si è trovata rapidamente sotto 0-3 e doppio break, prima di impegnarsi in un’ottima rimonta conclusa con quattro palle break salvate sul 4-4 e il quinto set point materializzato sul 5-4 che ha condotto il match al 6-4 6-2 conclusivo.

Fuori, e questa è una discreta sorpresa, Simona Halep. Reduce dalla semifinale a Dubai, la rumena è la giocatrice tra le big che oggi ha maggiormente pagato il vento, una normalità da queste parti ma che nella dinamica di una sfida tra costanza e potenza contro Caroline Garcia ha finito per dirle spesso contro. Un 6-4 6-3 abbastanza netto, alla fine, che è valsa appena la seconda vittoria in carriera su nove confronti diretti alla ex top-10, da troppo tempo ormai vittima di periodi e sconfitte dolore, ma che rimane sempre la giocatrice che se in giornata diventa difficile da contenere. E oggi aveva tutto a favore, compresa la dinamica degli scambi dove Halep arretrava troppo rispetto alla linea di fondo soprattutto quando si trovava controvento perché le palle che arrivavano, sospinte dal braccio di Garcia e dal fattore atmosferico, erano ancor più profonde. Così, dopo un primo set molto equilibrato, la francese ha trovato un’ottima risposta sul 30-30 per chiudere col successivo rovescio e, come sta diventando una brutta consuetudine, l’ex numero 1 del mondo è crollata col servizio commettendo doppio fallo sotto pressione. Come se non bastasse, l’inizio di secondo set ha seguito lo stesso filo: subito break Garcia che annullava quattro chance di controbreak (si esalterà addirittura cancellando tutte le 9 palle break concesse) e condurrà senza troppi patemi il match verso l’imprevedibile risultato. Al prossimo turno avrà Cori Gauff, che col 6-2 6-3 ai danni di Shelby Rogers mette da parte le recenti delusioni, mentre Garbine Muguruza ha faticato per un set prima di superare Sorana Cirstea 7-6(4) 6-1 ed approdare già al terzo turno. Come lei anche Anett Kontaveit, che nell’ultimo match di giornata sul campo centrale ha superato 6-2 6-3 Ana Konjuh.

Fuori, tra le altre teste di serie, Elena Rybakina (6-4 6-3 per la lucky loser Jaqueline Cristian) che continua a non convincere in termini di condizione dopo i tanti problemi patiti nei primi tornei del suo 2022. Con lei continua il periodaccio post covid di Angelique Kerber (4-6 6-3 6-2 per Jil Teichmann) e il trend negativo ormai consolidato di Elina Svitolina, sconfitta in tre ore da Tereza Martincova (6-7 7-5 7-6) e a cui viene anche spontaneo ora chiedersi se nei suoi pensieri non possa esserci il pallino per quello che sta avvenendo nel suo paese, l’Ucraina, al centro di una durissima escalation politica tra NATO e Russia.

Risultati (tra parentesi le teste di serie che hanno ricevuto un bye)

secondo turno

[4] A. Kontaveit b. A. Konjuh 6-2 6-3
[5] G. Muguruza b. S. Cirstea 7-6(4) 6-1

primo turno

J. Teichmann b. [13] A. Kerber 4-6 6-3 6-2
[LL] J. Cristian b. [11] E. Rybakina 6-4 6-3
D. Kasatkina b. A. Tomljanovic 6-4 6-7(4) 6-2
V. Golubic b. [Q] A. Petkovic 6-4 6-4 (R2 vs [6] I. Swiatek)
[WC] C. Garcia b. S. Halep 6-4 6-3
[14] C. Gauff b. S. Rogers 6-2 6-3
[LL] A. Rus vs V. Kudermetova
T. Martincova b. [10] E. Svitolina 6-7(2) 7-5 7-6(4)
[16] E. Mertens b. J. Paolini 6-3 2-6 7-5
P. Kvitova b. I. C. Begu 6-3 6-1
[15] A. Ostapenko b. [Q] O. Dodin 6-4 6-2
M. Linette b. A. Riske 2-6 7-6(5) 6-1 (R2 vs [2] B. Krejcikova)

Diego Barbiani

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