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WTA Indian Wells: Azarenka la spunta in volata contro Ostapenko. In finale c’è Badosa, fuori Jabeur

Sarà tra Victoria Azarenka e Paula Badosa la finale del WTA 1000 di Indian Wells, uscite da due partite completamente diverse nelle rispettive semifinali.

La bielorussa è rimasta in apnea oltre due ore contro Aljona Ostapenko, punita soltanto sul finire del terzo set, mentre la spagnola si è presa una partita abbastanza strana contro Ons Jabeur.

Per l’ex numero 1 del mondo è arrivata anche la prima vittoria nel 2021 rientrando da un set di ritardo. Un 3-6 6-3 7-5 maturato quasi solamente dal proprio carattere, perché raramente si faceva notare per tennis e pericolosità. Meriti e demeriti di una lettone che decideva sempre come impostare il ritmo e gli angoli, ma anche nei momenti più favorevoli della bielorussa c’era poco di qualitativamente notabile. Strano da dire, ma in fondo quello che veramente è emerso è stato il carattere di ‘Vita’. Indomita, anche sotto 3-6 0-2, in attesa del momento in cui avrebbe rimesso il naso avanti nell’altalena che vive costantemente la sua avversaria. E confrontate, le due, erano veramente all’opposto. Azarenka che si caricava di continuo, anche quando subiva la furia di Ostapenko, sempre intenta a incitarsi tra un punto e l’altro, sempre a chiamare energie e rimanere col morale propositivo. Ostapenko invece che per natura parla tantissimo e spesso si infastidisce per errori minimi.

Non c’è probabilmente una vera via, perché poi cosa conta realmente è la testa e qui la bielorussa è spanne avanti a tantissime, non solo Aljona. Così, sul 3-6 0-2, è cominciato un parziale molto pesante per Azarenka, maturato però quasi solamente sui vari errori non forzati di un’avversaria entrata nella fase peggiore della sua partita. Victoria vincerà il secondo set 6-3, con cinque game consecutivi vinti, ma i dati diranno di un solo vincente. Si potrebbe presentare già solo così il match, che nel terzo set sembrava essere già diretto verso la ex numero 1 del mondo quando Ostapenko non chiudeva il primo turno di battuta da 40-15 e mancava il controbreak da 15-40. Quando però si è ricomposta, è emersa di nuovo la grande fatica a giocare della sua avversaria e nel primo testa a testa la lettone ha ritrovato la parità ed è passata avanti sul 4-3. Poco dopo, sul 5-5, Ostapenko ha perso un brutto turno di battuta da 30-0, mancando poi il nuovo controbreak malgrado tre chance avute.

Domenica Azarenka giocherà la prima finale della stagione, la prima da settembre 2020 quando sfidò Naomi Osaka per il titolo dello US Open. Contro di lei Paula Badosa, alla seconda finale stagionale e della carriera. La spagnola, ormai pienamente in corsa anche per le WTA Finals, ha battuto Jabeur con un doppio 6-3 ma viene difficile parlare di dominio o anche solo controllo da parte sua. Ha pesato tanto il modo in cui la tunisina ha condotto la partita, in maniera molto sciolta e poi nervosa, come se il grande sforzo degli ultimi giorni l’avesse prosciugata a livello mentale prima ancora che fisico. Ieri ammetteva dopo il match contro Anett Kontaveit di non aver attuato troppe smorzate perché si sentiva molto tesa, oggi fin dal primo punto della partita ha cominciato ad abusare di quel tocco e dopo sette game ne aveva già provate almeno una decina senza però raccogliere granché.

Badosa al servizio è stata sempre in affanno, quasi sempre sotto nel punteggio, costretta a salvare oltre 10 palle break in tutto il match, eppure è venuto fuori un 6-3 6-3. Jabeur ha sentito probabilmente di più il momento e spesso è parsa giocare in maniera estemporanea. Lei è una giocatrice di estro e fantasia, ma stasera riusciva ad attuare quasi nulla del suo gioco. Ha cercato di rimanere a galla finché ha potuto, salvando tre match point sul 2-5 e altri tre sul 3-5, ma alla fine ha dovuto cedere il passo. Per lei, comunque, finisce un periodo negli Stati Uniti indimenticabile.

Risultati

[21] P. Badosa b. [12] O. Jabeur 6-3 6-3
[27] V. Azarenka b. [24] A. Ostapenko 3-6 6-3 7-5

Diego Barbiani

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