[2] A. Sabalenka b. [21] O. Jabeur 6-4 6-3
[8] Ka. Pliskova b. V. Golubic 6-2 6-2
Numero 2 del seeding, ora a una vittoria dall’essere anche nuova numero 2 del mondo, e poi chissà. È un Wimbledon in grande crescita per Aryna Sabalenka, che dopo la partita molto complicata al secondo turno contro Katie Boulter ha cambiato passo e al di là di un set perso contro Elena Rybakina ha dato buoni segnali soprattutto a livello di personalità per frantumare quei muri che si ponevano davanti nei tornei di questo livello.
Ieri in conferenza stampa raccontava che all’inizio del game sul 5-3 contro la kazaka, nel set decisivo, le veniva quasi da piangere. Un eccesso di emozioni che si stava manifestando perché finalmente avvertiva sensazioni positive, era lei che si stava imponendo e non subiva l’avversaria, aveva vinto otto punti di fila e aveva il servizio a disposizione per infrangere la maledizione del quarto turno di un Major. Si è controllata, ha servito benissimo e ha preso i quarti di finale.
Oggi, contro Ons Jabeur, entrava in un territorio a lei ignoto ed era la favorita. L’inizio le stava già giocando un brutto scherzo, perché due doppi falli l’avevano mandata sotto palla break. Ha tenuto un importante turno di battuta ma in risposta era abbastanza bloccata. Jabeur teneva facilmente i propri turni di battuta, come contro Iga Swiatek trovava grande efficacia soprattutto dal lato sinistro, con un movimento molto abbreviato e una palla messa costantemente nei pressi dell’incrocio al centro. I primi quattro turni di battuta della tunisina sono stati piuttosto agili, quasi senza perdere punti e mostrandosi molto ben preparata a un altro appuntamento che per lei e il suo paese è storico.
La bielorussa faticava in risposta, ma a sua volta al servizio soffriva poco. Le grandi sbracciate e la potenza disarmante facevano molto male, e limitavano il più possibile l’estro dell’avversaria, che si esprimeva solo in rare occasioni e mai realmente a incidere nel momento della partita. Così ci si è avviati molto rapidamente sul 5-4 Sabalenka. E come accaduto contro Garbine Muguruza e Iga Swiatek, la parte finale del set è stata il momento dove Jabeur si è fatta vulnerabile. Era 40-15, ma già stava colpendo con meno efficacia. Il servizio è diventato più incostante e sul 40-30 una seconda debole e al centro ha lasciato che Sabalenka mettesse tutta la rabbia e il peso possibile su una palla da “uccidere” verso il lungolinea. Da lì la numero 2 del seeding ha svoltato, nel modo di giocare e nella incisività in risposta. Ha cominciato ad accumulare set point rispondendo molto bene, ma un paio di scelte errate a rete rinviavano la chiusura del set. La tunisina mancava altre due chance di 5-5 e alla fine, al quarto set point, Aryna ha messo giù la palla del 6-4.
L’inizio di secondo parziale è stato un mix di occasioni sfuggite a Jabeur, che non trovava il break dallo 0-40 nel primo game, perdeva la battuta nel successivo per recuperarla immediatamente ed esaltarsi nel game del 2-2, con l’avversaria che a quel punto per la prima volta stava patendo nel gioco, con diversi colpi scontrati e dritti che volavano fuori. Eppure, sulla nuova chance di strappare la battuta, si è vista sbattere la porta in faccia dall’avversaria che si è salvata e ha potuto continuare il parziale con la testa avanti. La tunisina serviva bene per il 3-3, ma sul 3-4 è stata di nuovo aggredita al servizio perdendo un turno cruciale. Si è voluta dare un’ultima chance sul 3-5, provando ancora con le proprie geometrie a creare problemi a Sabalenka, ma quest ultima si è salvata molto bene dalla nuova palla break e al primo match point ha chiuso con un rovescio lungolinea.
È ora a una vittoria dall’essere la nuova numero 2 del mondo e, in caso di sconfitta odierna di Ashleigh Barty, un’eventuale vittoria in finale le garantirebbe di salire lassù in alto, al numero 1 del ranking WTA. Giovedì scenderà in campo nella prima semifinale contro Karolina Pliskova, che ha dominato anche la prova odierna. Era favorita d’obbligo contro Viktorija Golubic, ma nel 6-2 6-2 inflitto alla svizzera c’è forse la miglior prestazione del suo torneo. E della sua stagione. Tanti vincenti ma soprattutto buona prova a livello atletico, reagendo bene ai tanti slice di rovescio che l’avversaria le proponeva e recuperando tante palle a rete che probabilmente in altri tornei avrebbe lasciato.
È indietro 0-2 nei confronti diretti contro Sabalenka, ma le due arrivano a questa semifinale in grande forma.
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