Emma Raducanu, non ancora diciannovenne, ha scritto oggi a Wimbledon una piccola pagina di storia diventando la più giovane britannica capace di raggiungere gli ottavi di finale nello Slam di casa.
Nata in Canada, a Toronto, da genitori cinesi e ungheresi, ma con cittadinanza britannica, la ragazzina classe 2002 si è spinta fino al quarto turno nel primo torneo Slam della carriera.
In tabellone con una wild-card, ha superato tre avversarie senza perdere set fin qui. Al primo turno ha battuto la qualificata Vitalia Diatchenko 7-6(5) 6-0. Al secondo turno ha sconfitto Marketa Vondrouosva 6-2 6-4. Al terzo ha superato Sorana Cirstea, reduce dall’exploit contro Victoria Azarenka, per 6-3 7-5. Oggi inoltre si è distinta per come ha gestito la fase finale del secondo parziale. Dal 3-1 Cirstea nel primo set era arrivata fino al 6-3 3-0 e 0-40 quando la rumena ha rimesso i piedi in campo lavorando anche sulla tensione che Raducanu stava avvertendo. Eppure la britannica si faceva sempre preferire per alcune soluzioni di grande valore e non ha mai veramente perso il controllo, anche malgrado un game sul 4-3 in suo favore dove dopo 11 parità non ha sfruttato le diverse palle break avute.
Alla fine, sul 6-5, il momento della gloria. La più giovane prima di lei risaliva addirittura al 1979 quando ci riuscì Deborah Jevans, a 19 anni e 48 giorni. Prima dei 20 c’erano riuscite anche Glynis Coles nel 1973, a 19 anni e 138 giorni, e Laura Robson nel 2013, a 19 anni e 166 giorni.
Agli ottavi avrò di fronte Ajla Tomljanovic per provare a raggiungere i quarti di finale.
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