Il primo quarto di tabellone, senza più Ashleigh Barty, diventa un percorso a ostacoli dove ci sono tre o quattro favorite per un posto in semifinale.
La migliore fin qui sembrerebbe essere Cori Gauff, che da Roma ha intrapreso una bella serie di risultati, è reduce da un titolo WTA e sta trovando tanta efficacia dal rosso che probabilmente ne esalta le grandi doti atletiche prima ancora che la sua potenza e il suo carattere.
Per la diciassettenne della Florida c’è stato un comodo 6-3 7-6(1) contro Qiang Wang, che aveva battuto proprio nella finale del 250 di Parma. Un match a due volti tra il controllo nel primo set maturato dopo un iniziale break di vantaggio e un secondo parziale molto più lottato dove invece ha perso ritmo al servizio e ha per tre volte dovuto recuperare un break di ritardo prima di chiudere al tie-break. Eppure piace questa Gauff, che dal match contro Aryna Sabalenka al Foro Italico ha un po’ alzato il rendimento e se il servizio e il dritto la sosterranno potrebbe arrivare molto in là per la prima volta in un Major.
L’altro nome uscirà dal terzo turno tra Sloane Stephens e Karolina Muchova. Sloane, per quanto faccia sempre tanta fatica a mantenere un buon livello nel lungo periodo, è pur sempre stata top-3 nel ranking e finalista in questo Slam appena 3 anni fa, avanti 6-3 4-2 contro Simona Halep. Sa come si gioca sul rosso, ha una capacità di muoversi e impattare che in condizioni ottimali fa brillare gli occhi. Poi gli ultimi anni sono stati per lei un incubo e questo 2021 è cominciato malissimo con il covid-19 che le ha decimato la famiglia mentre lei partiva per l’Australia e ha fatto la quarantena a Melbourne pensando che tra fine 2020 e inizio 2021 la pandemia ha portato via sua zia e i suoi nonni. A livello personale è stato tutto ancor più complicato e ha impiegato tanto a ritrovare motivazioni, ma da Madrid, se non forse da Miami, è apparsa una Sloane diversa e più vogliosa di reagire anche se non sempre riesce a esprimersi come vorrebbe. Oggi ha saputo invece tirare fuori una grande prova per superare 7-5 6-1 Karolina Pliskova, numero 9 del seeding, che pure aveva recuperato un break di ritardo proprio sul finire del primo set prima però di vanificare i propri sforzi e cedere di schianto.
Non aveva vere chance, Karolina, di arrivare lontano in questo torneo ma rimarrà per lei la delusione dell’ennesimo Slam passato via e finito troppo presto. Non ci sarà dunque la rivincita del terzo turno dell’Australian Open contro Karolina Muchova, che invece aveva fatto il suo con un 6-3 6-4 ai danni della qualificata Varvara Lepchenko.
L’ultimo nome che si può fare per un posto ai quarti o in semifinale, in questa zona di tabellone, è Elina Svitolina che ha vinto una bella partita contro Ann Li, giocando prima sulla tensione della statunitense alla prima assoluta in un campo centrale di uno Slam e poi riuscendo a risalire da 1-4 nel secondo set ricreando sempre più spesso situazioni in cui la statunitense cadeva in errore per il 6-0 6-4 che vale il terzo turno contro Barbora Krejcikova, cliente per nulla facile anche perché in grande condizione e reduce dal primo titolo in carriera (a Strasburgo).
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