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Roland Garros, Barty: “Ho versato abbastanza lacrime. Ci sarà un lato positivo in questo, spero di trovarlo”

Ashleigh Barty è semplicemente distrutta, eppure vuole guardare avanti e trovare qualcosa per star meglio. La numero 1 del mondo aveva approcciato in maniera eccezionale il Roland Garros, dove tornava per la prima volta dal trionfo del 2019 e la sua condizione generale era molto importante.

Il ritiro a Roma contro Cori Gauff era una piccola parentesi negativa derivata da una giornata freddissima, umida e piovosa che aveva acutizzato un fastidio al braccio. Stava giocando comunque bene e stava guidando il match preferendo però non continuare per evitare brutti scherzi.

Un titolo nel prestigioso WTA 500 di Stoccarda, un titolo solo sfiorato nel 1000 di Madrid e un buon percorso a Roma, oltretutto con tante big non al meglio, la vedevano come una delle maggiori candidate alla vittoria in questo Slam. Invece, ha raccontato in conferenza stampa, dopo aver provato un servizio in allenamento lo scorso fine settimana ha sentito una forte fitta all’anca. Qualcosa di completamente nuovo, non essendo mai stata quella una parte del suo corpo interessata da infortuni. “È stato già un piccolo miracolo che siamo riusciti a essere pronti per il primo turno” ha detto, sempre usando il “noi” per parlare di sé e del proprio team, che lei sente vicinissimo in ogni contesto, a parte quando ha fatto poi riferimento ai suoi sentimenti: “Ho versato già abbastanza lacrime fin qui in questa settimana. Ora direi che va bene. Tutto ciò accade per una ragione, spero di trovare un risvolto positivo in questo. Quando lo farò, potrei sentirmi un po’ meglio”.

Barty ha subito descritto il problema come qualcosa di molto acuto, un fastidio importante che è andato solo peggiorando. MTO nel primo turno contro Bernarda Pera tra secondo e terzo set, MTO oggi contro Magda Linette tra primo e secondo set, prima di gettare definitivamente la spugna: “Fa tantissimo male, è un dispiacere enorme per me”. E adesso, con solo 25 giorni prima di Wimbledon, chissà se riuscirà a riprendere lo stato di forma avuto da marzo a pochi giorni fa.

Diego Barbiani

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