La parte bassa del tabellone femminile, almeno il quarto di tabellone in basso, è ufficialmente aperta agli scenari più rocamboleschi.
Dopo solo due turni infatti sono rimaste soltanto otto e sette di queste sono nella zona dove sono ancora presenti Serena Williams, Victoria Azarenka e Aryna Sabalenka.
Nella parte dove c’erano Naomi Osaka (numero 2 del seeding) e Bianca Andreescu (numero 6) non sono rimaste più top-20. La più alta testa di serie è Marketa Vondrousova, numero 21 del mondo e 20 del seeding, che è impegnata in una lunga rincorsa per cercare di difendere più punti possibili visto che ne usciranno i 1300 della finale del 2019. La ceca però sul rosso sa giocare molto bene e fin qui ha avuto un percorso nemmeno banale perché all’esordio ha avuto contro la solita mina vagante Kaia Kanepi e oggi si è imposta con autorità contro Harmony Tan per 6-1 6-3. La vera favorita per la semifinale, visto anche il record di 15-2 sulla terra battuta fin qui in stagione, è Paula Badosa, numero 33 del seeding che oggi ha travolto Danka Kovinic 6-2 6-0.
L’impresa, in questa sezione del tabellone, spetta però a Katerina Siniakova, che ha rimontato la favorita Veronika Kudermetova da 1-5 e match point nel terzo set per la russa concludendo con un rocambolesco 7-6(6) 5-7 7-5 che è valso un approdo al terzo turno dove avrà a questo punto la chance pesante di difendere gli ottavi del 2019 visto che avrà di fronte Tamara Zidansek, debuttante a questo punto del tabellone. Inoltre, in questo ottavo è uscita anche Belinda Bencic, numero 10 del seeding, travolta 6-2 6-2 contro Daria Kasatkina.
Nel quarto “pesante”, invece, la palma di migliore della giornata spetta probabilmente a Victoria Azarenka che ha vinto una partita molto dura contro Clara Tauson. La danese, 18 anni, ha messo in mostra perché è una delle giovani più interessanti e perché sia riuscita a raggiungere la top-100 e il primo titolo WTA in carriera in questo 2021 senza alcun aiuto da sponsor e organizzatori: un 7-5 6-4 in cui la bielorussa non ha veramente prevalso come gioco ma si è affidata alla propria testa e all’esperienza, da ormai trentaduenne. Ha sudato sette camice per uscire vincitrice da un primo set dove è stata sempre indietro e sul 4-5 40-40 ha pescato un angolo strettissimo col dritto per aprirsi il campo intercettando meravigliosamente poi il tracciante molto potente dell’avversaria e girando, in parte, la pressione dalle sue spalle a quelle ancora non tanto pronte della sua avversaria. Sul 5-5 Tauson ha mancato alcune opportunità per il 6-5 sentendo anche lei che doveva dare di più e malgrado un rendimento col dritto veramente importante, con appena un paio di gratuiti in un’ora di alto livello, ha perso un duro scambio all’ennesima parità con Azarenka che l’ha mandata a correre e in ritardo rispetto alla palla, chiudendo poi il break con lo schiaffo al volo successivo col dritto.
Nel secondo parziale Azarenka è stata avanti per due volte di un break e veniva sempre rimontata, finché sul 4-4 ancora una volta Tauson, ora più “ballerina” come rendimento, finiva sotto 0-40. Salvava molto bene le prime due occasioni, e sulla terza ha voluto giocare una prima a tre quarti di velocità per cominciare lo scambio ma la grande risposta di Azarenka l’ha mandata a colpire un rovescio scomodo in un punto desolato del campo costringendola a un rischio. Al prossimo turno “Vika” avrà di fronte Madison Keys, numero 23 del seeding, impostasi 6-1 7-5 contro Leylah Fernandez.
Prova non particolarmente brillante invece per Serena Williams, che è stata anche costretta a un terzo set contro Mihaela Buzarnescu. Già nel primo parziale non c’era tanto ritmo per la statunitense, aggrappata però al solito, immortale, servizio che le dava un grande vantaggio e alla fine, sul 4-3, ha piazzato la zampata che è valso il break per il primo set. Continuava però a non sentire bene il dritto, non trovava mai troppi vincenti, e nel secondo parziale la rumena ha tirato fuori un tennis migliore soprattutto sfruttando il dritto mancino e un rovescio piatto che ha poco spin e soprattutto incrociato trova angoli molto stretti. Sul 2-3 un brutto turno di battuta della statunitense è valso il break per il 4-2, subito divenuto però 4-4, e sul 5-5 la numero 7 del seeding ha mancato due palle break andando un po’ in crisi al servizio sul 5-6, trovandosi colpita da un gran tracciante di rovescio dell’avversaria.
Perdeva campo, non colpiva mai particolarmente bene e si trovava un po’ troppo spesso in balia delle trame avversarie, ma un inizio di terzo set perfetto le ha dato la tranquillità necessaria per chiudere 6-3 5-7 6-1. E al terzo turno avrà un’altra avversaria temibile: Danielle Collins, che è tornata a giocare dopo mesi fuori a causa di un intervento nella zona delle ovarie per togliere una cisti che, raccontava al The Telegraph, sarà stata grande quanto una pallina da tennis. L’altra grande favorita di questa sezione è invece Aryna Sabalenka, non ancora però sembrata così “carica” come suo solito ma dopo due turni è ancora dentro senza perdere set. Oggi si è imposta in maniera rocambolesca nel derby contro la connazionale Aliaksandra Sasnovich per 7-5 6-3, perdendo i primi quattro turni di battuta ma venendo graziata dalla sua risposta per rimanere viva e impattare sul 4-4 prima di prendersi il set sul 6-5. Nel secondo parziale ha ancora faticato a trovare equilibrio nel suo gioco sempre molto aggressivo, ma dopo aver recuperato per due volte un break di ritardo ha tenuto il game del 3-2 ed è uscita vincente da un’altra girandola di break e controbreak fino al 5-3, quando ha chiuso il match e al terzo turno avrà di fronte Anastasia Pavlyuchenkova, che ha battuto 6-2 6-3 Ajla Tomljanovic.
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