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Roland Garros: Zidansek ha la sua giornata di gloria, Andreescu fuori dopo 3 ore e mezza di lotta

T. Zidansek b. [6] B. Andreescu 6-7(1) 7-6(2) 9-7

Tamara Zidansek voleva questo momento ormai da tanto tempo. Le occasioni avute in carriera, malgrado sia abbastanza giovane ancora, di fare l’exploit sulla terra sono state diverse anche solo nell’ultimo periodo. Ha portato al terzo set Ashleigh Barty a Madrid, ha costretto Garbine Muguruza l scorso anno a Parigi ad arrivare ai “tempi supplementari” perdendo 8-6 al terzo set, ha mancato il primo titolo della carriera a Bogotá in un match thriller contro Maria Camila Osorio Serrano.

Messa sulla terra battuta questa slovena eleva il proprio gioco e potrebbe valere una scomoda (per le altre) top-30, ma paga in peso di palla e un po’ forse di tenacia nei momenti chiave, in cui ci si mette anche la poca esperienza maturata contro certe giocatrici avendo soprattutto navigato fuori dalle prime 50/60 del mondo. Eppure la qualità nel braccio c’è, con grande pulizia nei colpi e oggi contro Bianca Andreescu ha tirato fuori nel momento chiave anche un coraggio che ha lasciato in tanti di stucco perché dopo il primo match point mancato sul 6-5 (molto caparbia la canadese) la partita sembrava scivolarle di mano quando ha commesso due doppi falli sul 7-7, ma ha salvato le palle break in maniera superba. Soprattutto la prima, spingendo sulla seconda, pizzicando la riga e trovando una difesa in controbalzo che ha girato lo scambio e tirando il dritto a chiudere sulla riga esterna. Dopo questo, un ace di seconda sul 40-40.

Sarebbe errato però ridurre il tutto a un paio di colpi entrati nel momento giusto, perché la chiave del match è passata anche, e soprattutto, sulla racchetta di Andreescu che ha instaurato un lungo braccio di ferro tra la potenza e la pesantezza di palla (la sua) contro il piazzamento e la resistenza dell’avversaria. Tre ore e venti tutte, o quasi, vissute così, con la canadese che troppo spesso perdeva il controllo di palla soprattutto col dritto ma che veniva costantemente trascinata dalla sua volontà di ferro, tanto da non pagare il recupero subito nel primo set da 3-0 e doppio break a 4-3 e 0-40, salvando un set point sul 4-5 ed elevando di molto il proprio gioco nel tie-break dominato 7-1.

Era passata oltre un’ora, motivo per il quale quel tie-break portato a casa, pur tra tante sofferenze, sembrava un ottimo presupposto verso un approdo al secondo turno. Invece Andreescu non è mai stata regolare e paziente. Nemmeno il vantaggio l’aveva aiutata a essere più regolare e giocare maggiormente con le proprie variazioni, pensando spesso a strafare in pochissimi scambi, forse anche per le difficoltà che sentiva nel gestire la palla. Zidansek prendeva un break sull’1-1, lo perdeva sul 4-3 e ne guadagnava un altro sul 5-5, non riuscendo però a chiudere il parziale. Ci ha pensato il tie-break, dove stavolta è partita benissimo e malgrado un errore di dritto sul 4-1 ha finito per dominare per il 7-2 che rimandava tutto al parziale decisivo.

La canadese nelle fasi finali del secondo set aveva completamente perso il proprio dritto, che ormai le causava sistematicamente un errore gratuito. Nel terzo set poi era sembrata calare tanto fisicamente, cominciava a trascinarsi per il campo, ma Zidansek non approfittava dello 0-40 sul 2-1 e così continuavano in equilibrio fino alle fasi finali. Il break in favore di Andreescu sul 4-4 sembrava potesse essere il momento chiave, ma sul 30-15 ha clamorosamente mancato un dritto verso l’angolo sinistro della slovena, completamente libero, e da lì ne sono arrivati altri due, sempre verso il lato del rovescio avversario. Controbreak, 5-5, 6-5 Zidansek, tutto da rifare. La slovena stava avvertendo la chance ed è arrivata al match point sul 30-40 dove Andreescu però è entrata benissimo nello scambio e l’ha cacciata due metri dietro la linea di fondo prima di colpire (bene) col dritto, ma una volta arrivati sul 6-6 le sue energie son sembrate calare ulteriormente. Sul 7-7 ha avuto le ultime chance ma se sulla prima palla break Zidansek si è inventata un punto capolavoro, sulla seconda ha servito bene e raccolto il punto con uno smash, tirandosi fuori dai guai con quell’ace di seconda che le ha dato poi il punto dell’8-7.

Alla fine, Andreescu ha ceduto. Zidansek nel sedicesimo game si è subito portata avanti e sul 15-30 ha raccolto il doppio match point, concretizzato al primo colpo con un nuovo errore di dritto della canadese. È la sua prima vittoria contro una top-10, la prima contro una top-20 dopo 3 anni e 7 sconfitte consecutive. E finalmente, ha avuto la sua giornata di gloria.

Diego Barbiani

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