Serena Williams comincia un nuovo Slam andando a caccia della ventiquattresima corona.
Un obiettivo che ormai persiste da diverso tempo e fin qui sempre sfuggito alla grande campionessa statunitense, che a Parigi non parte tra le favorite né sembrerebbe in una ideale seconda fascia, ma la parte bassa del tabellone era da subito aperta a tanti scenari e dopo il primo turno sono già saltate diverse teste di serie che potrebbero renderle il percorso un po’ più agevole.
Nella prima sessione serale nella storia del Roland Garros l’ex numero 1 del mondo si è imposta 7-6(6) 6-2 contro Irina Camelia Begu, faticando parecchio nel parziale e poi prendendo il largo nel secondo. Avanti 5-2, ha cominciato a sbagliare e andare troppo di fretta, facendosi riprendere e addirittura superare, con Begu che ha potuto servire per il primo set andando però subito in svantaggio e non riuscendo a recuperare. Nel tie-break però la rumena ha avuto due set point, consecutivi, e comunque dal 6-4 ha subito ancora il rientro di Williams che con due dritti pesanti si è portata su 6-6 prima di imporsi per 8-6. Molto agevole, a quel punto, la chiusura del secondo parziale con un punteggio più agevole.
Fuori invece la testa di serie numero 13 Garbine Muguruza. Momentaccio per la spagnola, che da Charleston in avanti la sua stagione sta venendo fortemente condizionata da un problema al piede che ne ha spezzato del tutto l’inerzia maturata nei primi mesi del 2021 quando il rendimento era da top-5 e adesso è costretta a una eliminazione già al primo turno dello Slam che aveva vinto nel 2016. 6-1 6-4 il punteggio che premia una caparbia Marta Kostyuk, al primo vero exploit in un grande torneo e che ha approfittato al meglio della chance partendo forte fin dai primi game e dominando il primo parziale, rientrando poi da 1-3 nel secondo e guadagnandosi un secondo turno contro un’altra sorpresa: Saisai Zheng, che ha sconfitto la ben più quotata Sara Sorribes Tormo 4-6 6-4 6-4.
Infine, tra le big in campo oggi, importante risultato dal match che ha visto Belinda Bencic travolgere Nadia Podoroska. L’attitudine alla terra battuta delle due è completamente all’opposto, ma in teoria dovrebbe avvenire a favore dell’argentina che però oggi è incappata in una giornata pessima e ha lasciato strada a una svizzera al contrario molto propositiva fino a concludere con un perentorio 6-0 6-3 che costerà carissimo alla semifinalista del 2020, che l’11 di ottobre vedrà scalare 810 punti dal suo ranking fino a rispedirla, al momento, appena fuori dalla top-100.
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