P. Badosa b. [1] A. Barty 6-4 6-3
Dopo le fatiche di ieri, Ashleigh Barty non ha saputo cambiare marcia. La numero 1 del mondo è stata sconfitta nei quarti di finale del WTA 500 di Charleston contro una coraggiosa e concreta Paula Badosa, al miglior torneo della carriera. Per la spagnola, classe 1997 ed ex ragazzina prodigio ai tempi del circuito junior, è la prima volta che batte tenniste in top-20 (al secondo turno si liberò di Belinda Bencic) e la semifinale a questo livello è il risultato fin qui con ormai vicino l’ingresso tra le prime 60 del mondo.
Badosa è stata molto brava nel primo set a mantenere lucidità nei tanti game dove è stata costretta a salvare palle break, mentre nel secondo ha sfruttato anche un calo di tensione per l’australiana che oggi non ha potuto fare granché di diverso sebbene pesino nel suo caso le 9 chance di break non sfruttate nel primo set e l’unico momento a favore è nato da un doppio dell’avversaria sulla decima chance di strappare la battuta. Fin lì però era un set completamente a tinte Roja.
Badosa stava ripetendo la partita di ieri di Shelby Rogers. C’era potenza, un buon aiuto dal servizio, ma anche più continuità d’azione. Questo malgrado una Barty che dava la sensazione di potersi fare avanti in risposta, se riusciva a cominciare lo scambio sui suoi termini. Oggi la numero 1 del seeding ha pagato spesso dal lato del rovescio. A livello generale per lei non è male aver fatto subito i quarti, anche se uscire sconfitta dalla numero 71 del mondo potrebbe lasciare un po’ di malumore. La realtà però è che era quasi sempre Badosa a farsi notare nei momenti più delicati.
Nel primo set la spagnola ha affrontato quattro turni di battuta e ha sempre avuto palle break da fronteggiare. In tre game è scivolata sotto 0-40 e soltanto sul 5-2, pur rientrando sulla parità, si è vista beffare alla quarta chance concessa da un doppio fallo in lunghezza. La realtà però è che riusciva quasi sempre a imporsi col servizio, grazie a una prima molto potente ed efficace. Barty non faceva altrettanto, e si evidenziava questa differenza sostanziale tra le due in freschezza atletica e diverso bilanciamento dei valori. Il suo rovescio oggi veniva spesso mirato con colpi difficili da controllare, e di dritto non colpiva sempre bene la palla. Si creavano dunque due diagonali da dove non riusciva a emergere se non con alcune invenzioni, tra palle corte e attacchi a rete.
Il break recuperato sul 2-5 le ha dato un po’ di spinta, tenendo il game successivo e portandosi con merito sullo 0-40, ma da lì tre prime vincenti per Badosa e poi il primo set point, concretizzato per il 6-4. Il vero problema al servizio, per Barty, era che tendeva a farsi troppo spesso aggredire, alle volte concedendo campo e altre invece trovandosi costretta a forzare. Era l’impostazione di ieri contro Rogers, ma oggi aveva un’avversaria che sbagliava molto meno. E così a inizio parziale, malgrado un immediato break ripreso, è sempre stata in affanno e col passare dei game sono aumentati anche gli errori banali. Sul 2-2 ha salvato una palla break ma sul 3-2, da 15-40, ancora una volta è stata ricacciata indietro da due ottime prime dell’avversaria che ha chiuso il game e, grazie al crollo del servizio australiano e a un brutto game aperto con un serve&volley incredibilmente, per lei, messo largo a campo spalancato, si è fatta avanti verso il break che ha deciso l’incontro.
Dal 6-4 4-3 non ha più tremato, allungando sul 5-3 e chiudendo al secondo match point. Domani per lei la semifinale contro Veronika Kudermetova, che ha superato Sloane Stephens.
Altri incontri
Ons Jabeur è l’ultima testa di serie rimasta nel torneo. La numero 12 del seeding ha vinto il match contro Cori Gauff cogliendo anche il primo successo in carriera contro la statunitense, che ha proseguito sul brutto rendimento di ieri contro Lauren Davis per un 6-3 6-3 senza troppo appello. Pessimi i suoi numeri al servizio, con ben 13 doppi falli di cui 10 in un primo set in cui ha subito quattro break su cinque turni di battuta ed è stata anche vittima di una brutta caduta nelle prime fasi, con successivo MTO sul 3-2 e servizio per la tunisina.
È la prima vittoria per Jabeur dopo cinque sconfitte ai quarti di finale e ora affronterà Danka Kovinic per accedere alla prima finale da Mosca 2018. La montenegrina è l’altra rivelazione del torneo e dopo il successo contro Petra Kvitova ha ottenuto un’altra vittoria contro una testa di serie: Yulia Putintseva. La numero 11 del tabellone è stata anche a due punti dal successo sul 7-6(5) 5-4 40-40 ma come le è accaduto anche di recente a Miami si è vista rimontata proprio sul finale e, dopo una brutta caduta a metà del terzo set, si è arresa 6-7(5) 7-5 6-1.
L’altra semifinalista sarà Veronika Kudermetova. La russa ha superato Sloane Stephens 6-3 6-4. Ci sarà dunque una prima volta assoluta a Charleston per chiunque otterrà il titolo.
Risultati
P. Badosa b. [1] A. Barty 6-4 6-3
[15] V. Kudermetova b. S. Stephens 6-3 6-4
D. Kovinic b. [11] Y. Putintseva 6-7(5) 7-5 6-1
[12] O. Jabeur b. [14] C. Gauff 6-3 6-3
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