Quarantotto ore dopo la finale persa a Doha, Garbine Muguruza è tornata in campo a Dubai per il primo WTA 1000 della stagione e seppur tra alti e bassi si è guadagnata il secondo turno con u 6-3 7-5 contro Irina Camelia Begu.
La faccia della spagnola dopo il match point diceva tanto. Non aveva espresso un gioco ottimale, soprattutto il dritto tendeva a tradirla un po’ troppo e ha rischiato anche di dover sopportare fisicamente un terzo set importante con tutte le fatiche della scorsa settimana ma è riuscita in quello che ha definito puro “fighting spirit” a non cedere.
Non era felicissima, scuoteva la testa e il suo tipico sorriso davanti a un microfono lasciava spazio a una versione più seria, ma era felice perché come diceva c’è stato pochissimo tempo per adattarsi a una situazione abbastanza diversa rispetto a Doha e a imporsi in campo con un atteggiamento effettivamente di buon valore e che la partenza avanti 3-0 aveva forse illuso in una gara molto più facile. Malgrado le difficoltà sul dritto poteva comunque rifugiarsi in una traiettoria incrociata che vedeva spesso Begu in ritardo con quel colpo.
La rumena serviva abbastanza bene ma poi tendeva a vanificare le chance che si presentavano. Sul 3-4 nel primo set è scivolata da 30-15 a 30-40 con due errori proprio di dritto, l’ultimo molto vistoso, e si è creata le condizioni per perdere la parità appena ottenuta. Sul 5-3 infatti Muguruza ha trovato un ottimo game alla battuta per chiudere il parziale e nel secondo rientrava subito da 0-2, proponendosi ancora costantemente in fase di risposta. Qui però un altro “pallino” che può avere infastidito la spagnola: la scarsa percentuale di realizzazione delle palle break, con Begu rimasta avanti e che sul 4-3 approfittava di un suo brutto game per andare 5-3. Da qui però è nuovamente uscito il carattere dell’ex numero 1 del mondo che si è salvata e ha messo insieme 4 game per chiudere la partita. Domani la attende Amanda Anisimova, che ha avuto invece un esordio molto più comodo contro la rientrante Ana Konjuh (battuta 6-2 6-2), al primo tabellone WTA dopo due anni a causa dei continui problemi al gomito che l’hanno costretta ad almeno tre interventi e tre anni praticamente senza giocare.
Giornata abbastanza agevole per le altre teste di serie. Soltanto una, Petra Martic (n.13), ha lasciato il torneo con la sconfitta per 7-6(5) 6-4 contro Kristina Mladenovic. La francese affronterà al prossimo turno una delle giocatrici più in luce in questo inizio di stagione, Jessica Pegula. Nessuna difficoltà per Madison Keys (n.11) che ha travolto la qualificata En Shuo Liang. Bene anche la finalista del 2020, Elena Rybakina (n.14), che si è imposta 6-0 6-4 contro Saisai Zheng mentre Marketa Vondrousova (n.12) ha esordito con un doppio 6-4 contro la qualificata Ana Bogdan.
Sarà Caroline Garcia, invece, ad affrontare Martina Trevisan nel secondo turno. L’azzurra è stata ripescata per il forfait di Victoria Azarenka e ha avuto un bye al primo turno, con la “fortuna” di poter giocare per un posto negli ottavi di finale malgrado poi fosse stata sconfitta prima ancora di entrare effettivamente in tabellone. La toscana non attraversa un momento brillantissimo e soltanto qui a Dubai ha vinto una partita per la prima volta dal torneo del Roland Garros dello scorso settembre/ottobre, ma nemmeno la francese come Angelique Kerber possono dire di essere particolarmente in forma. La sfida tra la francese e la tedesca è stata segnata per troppi momenti da brutti errori, fasi di gioco spezzettate, problemi al servizio e tante ombre soprattutto per l’ex numero 1 del mondo, che sembrava partita abbastanza bene con un 3-0 e servizio nel primo set ma che non appena Garcia ha fatto un mezzo passo in avanti e ha cominciato a prendere più spesso l’iniziativa è franata nella fiducia e nell’atteggiamento.
Kerber, che dovrebbe essere quella a sbagliare poco e ribattere colpi da fondo per incartare l’avversaria, da un periodo ormai abbastanza lungo sembra intrappolata in una fase spenta e molto negativa della carriera. I numeri a fine partita, nel 3-6 6-2 6-4 per la sua avversaria, raccontano tutto di queste sensazioni con appena 9 vincenti e 38 errori non forzati. La francese ha fatto 84 punti in tutto il match, quasi la metà sono stati regalati dall’avversaria che anche nel terzo set era avanti 3-0, si era salvata da 0-30 ed era andata 4-1 incoraggiandosi e provando a tener duro, ma non appena Garcia è riuscita a elevare un po’ il proprio livello e metterle più pressione lei è di nuovo franata. Non le era stato difficile rientrare da 15-40 a 40-40, sul 4-2, ma non ha saputo chiudere e sono iniziati i problemi perché Garcia era viva, lei era sull’orlo del precipizio. Bruttissimo, da questo punto di vista, il game giocato sul 4-4 con tre gratuiti di dritto e un nuovo break relato a una francese che a quel punto non poteva non prendere la vittoria.
La stessa Garcia poi ha parlato nella breve intervista in campo di queste fasi così altalenanti anche solo nel suo gioco. Contenta ma non particolarmente soddisfatta perché ha faticato tanto ad avere lo stesso livello, tra buoni vincenti (23) seguiti però da tanti errori gratuiti (28), anche se alla fine la sua prestazione è stata anche apprezzabile in un periodo poco felice per lei e una brutta sconfitta alle spalle a Lione, con appena tre game racimolati contro Viktorija Golubic al secondo turno.
Risultati
A. Ostapenko b. P. M. Tig 6-3 6-3
[11] M. Keys b. [Q] E. S. Liang 6-1 6-1
[WC] A. Potapova b. L. Siegemund 6-3 6-2
J. B. Tecihmann b. [Q] K. Zavatska 6-1 6-2
[14] E. Rybakina b. S. Zheng 6-0 6-4
[12] M. Vondrousova b. [Q] A. Bogdan 6-4 6-4
[Q] T. Martincova b. Kr. Pliskova 7-6(4) 6-7(6) 6-3
[LL] M. Doi b. P. Hercog 6-2 4-6 6-3
A. Anisimova b. [Q] A. Konjuh 6-2 6-2
[9] G. Muguruza b. [Q] I. C. Begu 6-3 7-5
[15] A. Kontaveit b. [WC] T. Babos 6-2 6-1
S. Cirstea b. [Q] L. Tsurenko 6-4 6-3
C. Garcia b. A. Kerber 3-6 6-2 6-4
S. Rogers vs [Q] K. Kanepi
[LL] V. Tomova vs [10] E. Mertens
K. Mladenovic b. [13] P. Martic 7-6(5) 6-4
J. Pegula b. [PR] Y. Shvedova 6-2 6-2
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