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Muguruza rompe un digiuno di 2 anni: trionfo nel WTA 1000 di Dubai, battuta Krejcikova dopo una gran lotta

[9] G. Muguruza b. B. Krejcikova 7-6(6) 6-3

Garbine Muguruza rompe un digiuno di due anni e torna a imporsi nel circuito WTA, vincendo la terza finale del suo 2021 e soprattutto conquistando il titolo più importante dall’agosto del 2017. A Dubai è la spagnola a imporsi nel primo torneo 1000 del circuito femminile in stagione dopo una battaglia molto più dura di quanto il 7-6(6) 6-3 ai danni di Barbora Krejcikova dica, perché come è stato dalla sua reazione finale il sospiro di sollievo tirato era enorme.

La partita ha ricordato abbastanza quella di Muguruza di ieri contro Elise Mertens. In generale, ha vissuto di fiammate ma anche di momenti abbastanza tesi. La miglior versione della spagnola, contro Iga Swiatek agli ottavi, era oggi abbastanza lontana. Qualitativamente non all’altezza di quel giorno, ha messo in campo il meglio del suo repertorio sotto altri aspetti: intensità, agonismo, concentrazione. Non è mai calata in un rendimento generale medio alto che comunque vedeva l’avversaria, la sorpresa del torneo, rimanere in scia proprio perché come avvenuto con Mertens ieri c’era modo di “respirare” da fondo e creare diverse traiettorie e scambi molto vari. Soprattutto però Krejcikova riusciva spesso a farla indietreggiare con colpi molto fluidi e profondi, depotenziando o portando la spagnola a dover prendere dei rischi.

I game complicati sono stati parecchi, a cominciare da uno scambio di break nelle prime battute. Krejcikova oggi sembrava abbastanza tesa in diversi frangenti al servizio, fermando spesso il movimento a lancio di palla già effettuato, ma scivolata indietro 2-4 è riuscita subito a riportarsi sotto con l’aiuto soprattutto del rovescio (per il 30-30) e delle tante variazioni difensive che hanno portato all’errore Muguruza. Sul 5-6, poi, la ceca era riuscita a risalire da 0-40 resistendo in ogni scambio e prendendosi cinque punti di grande fattura. Sfruttava piuttosto bene gli angoli, cercando di non dare mai la stessa palla all’avversaria e di farla correre appena poteva, venendo avanti sfruttando la costanza nel doppio e il buon senso della rete. Quando però la spagnola ha innalzato il rendimento col dritto, e trovando anche l’aiuto del servizio, il set è girato.

La prima parte del tie-break è stata da dimenticare, con tanti errori per entrambe. Poi sul 4-3 Krejcikova è passata avanti di un minibreak. Lo perdeva per la buona profondità avversaria ma il dritto in controbalzo sul 5-5 le dava il set point. Qui Muguruza ha trovato due ottimi punti: servizio esterno e dritto anomalo stretto sulla riga, ace esterno. Krejcikova non ha potuto fare granché e si è trovata sotto pressione al servizio, dovendo forzare e arrivando all’errore che è valso il 7-6 per l’avversaria.

Eravamo ben oltre la prima ora di gioco, ma prima che si cominciasse col secondo parziale ci siamo avvicinati all’ora e mezza. Krejcikova si è presa una pausa per andare al bagno che è durata circa 12 minuti, con Muguruza che si stava un po’ infastidendo ma è stata brava a non farsi condizionare, riaprendo poi un game da 40-0 e trovando alla terza chance il break dell’immediato 1-0 e servizio. Ha continuato a faticare, impiegando 8 minuti per tenere il game del 2-0 (2 palle break salvate) e poi altri 8 per salire 3-1 (altre 3 palle break salvate). Krejcikova era calata, andava sempre più a folate, però quando quella palla entrava era spesso in grado di far male. Perderà contatto, non riuscirà più concretamente a rendersi pericolosa in risposta, ma rimane forte il messaggio di una giocatrice che fino a oggi era nota quasi esclusivamente per i risultati in doppio e che si troverà ora dentro alle prime 40 del mondo.

Muguruza, tra tanta fatica e un match estremamente fisico, è riuscita a tener duro e a prendersi un nuovo break sul 5-3, chiudendo la partita e lasciandosi andare all’esultanza che sapeva tanto di liberazione. Ottavo titolo della sua carriera, appena il terzo negli ultimi quattro anni, ma nei modi e negli atteggiamenti è sembrata per tanti versi essere una giocatrice diversa rispetto anche a quando era arrivata numero 1 del mondo. Adesso il prossimo appuntamento è a Miami, dove il circuito WTA finalmente dovrebbe ricominciare con un ritmo abbastanza simile al pre-covid.

Diego Barbiani

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