Il 15 di dicembre è ormai passato e siamo ancora qui a dire che “a breve” arriveranno comunicazioni ufficiali sulla stesura dei calendari ATP e WTA. Purtroppo i problemi e le difficoltà organizzative stanno continuando a rimandare giorno dopo giorno l’annuncio di quello che al momento si prospetta essere solo il primo quarto di stagione.
È tutto in alto mare a livello di grandi tornei, e se l’Australian Open vedrà molto probabilmente il via c’è invece il disco rosso vicino a Indian Wells che fa anche crescere dubbi su Miami.
Vicini alla cancellazione, almeno a livello ATP, sembrano il torneo 250 di Pune e New York, previsti originariamente per inizio febbraio, poi il 500 di Rio de Janeiro, in programma a fine mese, e appunto il Master 1000 e WTA 1000 di Indian Wells. Un altro torneo statunitense invece cerca di giocare d’anticipo e sembra proprio che sarà Delray Beach, località che ospita tradizionalmente un ATP 250 post-trasferta australiana, a dare il via alla stagione del tennis maschile nella settimana del 4 gennaio.
Nel fine settimana uomini e donne invece saranno a Dubai per le qualificazioni dell’Australian Open mentre la WTA ha in programma, e sembra ormai chiaro, un evento 500 ad Abu Dhabi con gli organizzatori che stanno cercando di rimediare lo staff necessario (soprattutto raccattapalle). Dopodiché ci potrebbe essere spazio per qualche evento minore, uomini e donne (si parla di un ATP 250 ad Antalya e qualche Challenger, più un paio di WTA 125 a febbraio), in Europa, soprattutto per dar modo di giocare a chi non partirà per la trasferta down under. Chi passerà le qualificazioni e i sei che verranno selezionati come eventuali lucky loser partiranno con voli charter verso Melbourne, con arrivo previsto tassativamente tra 15 e 17 gennaio.
Terminata la quarantena sarà la volta dei primi tornei. Una ATP Cup con un format diverso rispetto al 2019, due ATP 500 e due WTA 500. Le possibilità sono che i due tornei femminili possano tenersi entrambi all’interno di Melbourne Park, che sarà in quei giorni sovraccaricato nei suoi 20 campi più gli 8 disponibili appena al di là della strada. Difficile, in ogni caso, perché la WTA, secondo quanto riferisce su Twitter Stephanie Myles di opencourt.ca, sembra voglia impostare due tabelloni principali da 64 (con 8 bye).
Durante lo Slam, la prima settimana sarà ovviamente tutta concentrata sull’Australian Open mentre nella seconda viene proposto anche un WTA 250, ancora con 56 giocatrici al via, da organizzare sempre a Melbourne. Sempre secondo le informazioni pubblicate da Myles, c’era la volontà di aggiungere un’altra settimana di tornei in Australia ma sembra che l’intenzione sia al momento cancellata. In quella settimana probabilmente non ci saranno eventi WTA per dar modo a tutte le giocatrici di rientrare. Questo anche perché con la sempre più probabile cancellazione di Indian Wells si libera un buco importante, sia tra gli uomini che le donne. Potrebbero esserci, a livello femminile, gli appuntamenti di Doha e Dubai magari accompagnati da uno o due eventi. Nel maschile invece l’ipotesi che fa L’Equipe è:
dal 22 al 28 febbraio, ATP 250 a Montpellier, Cordoba più un altro con la licenza da assegnare
dall’1 al 7 marzo, ATP 500 di Rotterdam, Buenos Aires e un ATP 250 con la licenza da assegnare
dall’8 al 14 marzo, ATP 250 di Doha e Marsiglia e Santiago
dal 15 al 21 marzo, ATP 500 di Acapulco e Dubai
Malgrado tutto, c’è comunque da considerare che con l’Olanda che ora rientra in lockdown per 5 settimane ci potrebbe essere un asterisco per il torneo di Rotterdam anche perché nei giorni scorsi l’agenzia che gestisce l’evento aveva fatto notare di non navigare in acque bellissime. Al momento, per non sporgerci troppo in là (e parliamo comunque di marzo) è meglio fare riferimento solo fino al termine della trasferta australiana.
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