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Roland Garros, Trevisan senza fine: salva 2 match point e batte Sakkari per volare agli ottavi

[Q] M. Trevisan b. [20] M. Sakkari 1-6 7-6(6) 6-3

Pazzesca Martina Trevisan. Pazzesca. Dopo la vittoria contro Cori Gauff ha compiuto una seconda grandissima impresa al Roland Garros guadagnandosi a pieno merito l’accesso agli ottavi di finale, che sono tantissimi punti e tantissimi soldi che le permetteranno di essere (nella peggiore delle ipotesi) a un passo dall’accedere alla top-100 tra 10 giorni. Oggi, ancora in rimonta, ha estromesso dallo Slam parigino la numero 20 del seeding Maria Sakkari cancellando due match point consecutivi nel tie-break del secondo set, vincendo un parziale abbastanza irregolare al servizio ma dove c’è stata una lotta serrata perché l’azzurra ha reagito al duro colpo di un primo parziale perso 6-1.

Vittoria dal sapore speciale, per il ranking dell’avversaria (mai aveva battuto una top-30) e perché nel primo torneo Slam in cui riesce a vincere una partita si è spinta addirittura fino alla quarta, lei che addirittura partiva dalle qualificazioni. Un cammino emozionante e storico, con la ciliegina oggi di questo 1-6 7-6(6) 6-3 che è un capolavoro di coraggio e testa “dura” nel tenere i nervi saldi quando la greca nel secondo parziale stava tornando su forte e si era spinta prima a due punti dal match sul 6-5 40-40, poi era agilmente salita sul 6-4 nel tie-break e sembrava ormai prossima alla chiusura.

Martina, che compirà 27 anni il prossimo 3 novembre, si è fatta un regalo di compleanno anticipato prima entrando nel match dopo un set iniziale di grande fatica, poi resistendo al rientro della sua avversaria. Tanta difesa, tanta corsa, tanto cuore. Non sono pesati i due set point mancati sul 5-3 e 5-4 del secondo set, ne ha tremato indietro 1-4 nel tie-break. C’era solo un minibreak, ma lo scoramento in quel caso poteva prendere il sopravvento. Invece è sempre rimasta in scia, sempre a un punto di distacco da Sakkari. Gli scambi erano abbastanza equilibrati e se la greca apriva gli angoli, dall’altra parte Trevisan arrivava ovunque. Sul 6-4 la greca ha mancato il primo match point mandando lungo un tentativo di slice di rovescio mentre sul secondo si è fatta trovare fuori posizione decidendo di indietreggiare dopo un colpo lungolinea. Il recupero profondo della toscana l’ha messa sulla difensiva e dopo due colpi aveva trovato il punto del 6-6.

Sakkari, in confusione, sbagliava ancora e al terzo set point Trevisan portava tutto al terzo set. L’inerzia, a quel punto, era clamorosamente tutta dalla sua. Ha allungato per prima tenendo il servizio per il 2-1 e nel quarto game ha trovato un nuovo break a proprio favore confermandolo per salire 4-1. Sakkari reagiva, ma dal 2-4 0-40 non ha concretizzato le successive 4 palle break avute. Le tre del settimo game sono state cancellate prima da un dritto troppo frettoloso, poi dalla buona gestione di Trevisan che ha spinto sempre verso il dritto della greca. In questa fase, le due erano abbastanza simili come livello di gioco e la differenza era soprattutto nella testa di Martina, ottima interprete di ogni scambio mentre Sakkari sentiva sempre più affanno e pressione di essere con le spalle al muro.

Trevisan si è salvata da 0-40 e sul 5-3, poi, ha giocato un ultimo game palpitante. Prima una palla del controbreak, la quarta in due game, annullata, poi la serie di match point e quella palla che non voleva girare dalla sua parte. Sakkari sul primo si è salvata colpendo due righe, sul secondo ha spinto Trevisan all’errore, sul terzo invece è finita. Martina, che poco prima aveva cacciato un urlo di spinta per incoraggiarsi al via del terzo match point, in quel momento è rimasta quasi in silenzio. In piedi, al lato destro del campo, testa bassa, occhi chiusi e mani a coprirsi il volto. È finita, ce l’ha fatta, è alla seconda settimana di uno Slam. Un sogno bellissimo che la porterà tra le migliori 16 di uno dei tornei più importanti che ci siano, contro una delle migliori giocatrici sulla terra battuta ora molto lontana dalla miglior forma. Contro di lei, infatti, ci sarà Kiki Bertens. La numero 5 del seeding, protagonista del finale turbolento contro Sara Errani, oggi è scesa in campo per un 6-2 6-2 a Katerina Siniakova che può trarre in inganno i meno attenti, ma è il risultato di una sfida dove l’olandese non è mai stata messa veramente alla prova e si è trattato quasi di una non-fatica, tutto quello che lei avrebbe voluto dopo i dolori del finale di partita contro Sara che ipotizziamo non abbia perso benissimo questo avvicendamento.

Bertens, nel post partita contro Errani, diceva che la sedia a rotelle era dovuta alle sue condizioni che in quel momento non la vedevano quasi in grado di reggersi in piedi ed è stata sottoposta a un’ora, subito dopo, di trattamenti per sciogliere e rilassare muscoli induriti dai crampi e tutti i dolori collegati. Sara quel giorno la prese malissimo, l’olandese ha approfittato invece delle 48 ore che la separavano da questo match per riposarsi e recuperare energie. Il 6-2 6-2 odierno, dove la sua prova è stata poco più che un compitino, raccontano della circostanza ideale per continuare a gestirsi, a recuperare, e nel frattempo avanzare nel tabellone continuando a darsi una chance.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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