Era destino che arrivasse, ed era destino che dovesse arrivare con loro due una di fronte all’altra. Aryna Sabalenka e Victoria Azarenka si affronteranno domani a Ostrava nell’ultimo atto del torneo WTA Premier in Repubblica Ceca, che dunque ha superato tutti gli ostacoli relativi alle possibili infezioni da Covid-19 ed è arrivato al match per il titolo con due delle più importanti star al via.
La numero 3 contro la numero 4 del seeding, due generazioni diverse, due istinti combattenti in campo, una grandissima campionessa contro un’ottima tennista relegate ora appena fuori dalla top-10 e con la chance di mettere mano domani sul secondo titolo del loro 2020 dopo aver entrambe vinto un Premier 5: Aryna a Doha, Victoria a “Cincinnati” giocato però a New York.
Azarenka, a Ostrava, dopo le fatiche importanti contro Barbora Krejcikova all’esordio (e ricordiamo: enormi meriti per la ceca perché “Vika” quella volta poteva far ben poco nel primo set e mezzo) ha completato un percorso in crescendo di condizione e oggi ha dominato Maria Sakkari, troppo fallosa per poter reggere il confronto nel primo set e mezzo. Questo torneo poi è abbastanza noto per andamenti stravolgenti, come sa benissimo Sabalenka, e Sakkari nel momento più disperato ha trovato un filotto di 3 game che dal 1-6 0-4 l’ha riportata a tiro di un solo break di ritardo.
L’Azarenka del primo set era super concreta e con pochissimi cali, Sakkari troppo fallosa e spesso costretta a mettere un piede dietro andando fuori equilibrio. I game, almeno quelli iniziali, erano abbastanza equilibrati ma alla fine la numero 4 del seeding emergeva sempre vincitrice e col tempo Sakkari si è abbattuta rischiando il vero tracollo. Con un’ottima reazione ha corretto il proprio atteggiamento e spinto maggiormente, emergendo meglio dagli scambi e avvicinandosi, ma sul 3-4 ha mancato di lucidità nelle fasi delicate di un lungo game ai vantaggi e sul 3-5 non è riuscita a darsi quantomeno la chance di rispondere sul 4-5 regalando ad Azarenka la terza finale consecutiva sul cemento.
Sabalenka, invece, rispetto ai giorni passati ha vissuto una giornata di grande livello. Non aveva un’avversaria comoda in Jennifer Brady, ma rispetto alle partite contro Cori Gauff e Sara Sorribes Tormo la ventiduenne di Minsk ha concluso 6-4 6-4, ottimo anche in vista della semifinale di doppio che giocherà a breve con Elise Mertens. Il primo set è stato ai limiti della perfezione con un tennis offensivo di grande resa fino al 5-1. Un piccolo inciampo al primo tentativo di servire per il set, ma sul 5-4 ha conquistato il parziale con un ottimo game alla battuta. Nel secondo parziale è stato un continuo tira e molla, con lei sempre avanti e Brady chiamata a inseguire, ma sul 4-4 è arrivato il break definitivo.
I precedenti tra Azarenka e Sabalenka sono di 1-1. Entrambi i confronti risalgono allo US Open: nel 2019 Sabalenka si impose 3-6 6-3 6-4 al primo turno, rientrando da 1-3 nel set decisivo, mentre Azarenka si prese una sonora rivincita nel 2020 con un netto 6-3 6-1 in suo favore.
Risultati
[4] V. Azarenka b. M. Sakkari 6-1 6-3
[3] A. Sabalenka b. J. Brady 6-4 6-4
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