Tutti gli orfani di Rino Tommasi hanno pensato, scritto, detto che la partita di oggi, per Lorenzo Sonego, sarebbe stata più complicata di quella contro Novak Djokovic, troppo perfetta per essere vera. E in effetti c’è da dire che Daniel Evans ha alla fine conquistato più game del numero 1 del mondo, riuscendo persino a brekkare il nuovo numero 32 del mondo all’inizio del secondo set, dopo aver chiesto un aiuto per un problema alla spalla sinistra. Non che questo abbia preoccupato eccessivamente Sonego, che aveva ceduto il servizio solo un’altra volta in tutto il torneo, contro Hurkacz, ma certo l’immediato controbreak del terzo game, ha reso tutto molto più semplice. Banalmente, Evans non aveva le armi per difendersi da un servizio che ha funzionato come non mai, accompagnato da una solidità negli scambi da fondo campo che ha reso sostanzialmente impossibile il compito per il britannico. Evans ha provato ad attaccare più costantemente Sonego, riuscendo quanto meno ad allungare il match, ma l’italiano è stato impacabile al servizio, permettendosi persino qualche delizia, come uno spendido dropshot di dritto nel sesto game. Evans ha avuto l’ultima opportunità con una palla break nell’ottavo game del secondo set, frustrata da uno splendido dritto accompagnato da un urlaccio, e poi Sonego ha chiuso tenendo il servizio a zero, grazie ad una riposta di Evans finita sul nastro.
In finale Sonego troverà il tennista più in forma del momento, perché Andrey Rublev arriva da una striscia di nove vittorie di fila e ha vinto 18 delle ultime 19 partite disputate. Oggi contro Anderson è stato un piccolo massacro, sia pure agevolato dalle precarie condizioni fisiche del sudafricano, che ha preferito lasciar perdere dopo il quinto game del secondo set. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria di Rublev sarebbe ovviamente una sopresa, ma all’orizzonte c’è la top30 e sperare non costa nulla.
Finale contro
Semifinali
[LL] L. Sonego b. [PR] D. Evans 6-3 6-4
[5] A. Rublev b. K. Anderson 6-4 4-1 rit.
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