[3] S. Williams b. K. Ahn 7-5 6-3
Serena Williams vuole spesso la perfezione, perché questa è la caratteristica che contraddistingue la sua carriera, ma in questo momento non riesce ad arrivarci. Se non altro, ha evitato nuovi problemi seri ed è riuscita a completare il suo esordio allo US Open in due set. È la prima volta che succede dal secondo turno dell’Australian Open giocato contro Tamara Zidansek. Da allora, esclusa la Fed Cup, contiamo sei partite consecutive decise al terzo parziale, con appena tre vittorie.
Il suo percorso di avvicinamento a questo importantissimo US Open è stato tutt’altro che ideale, ma rimane fuori di dubbio come possa essere una delle grandi favorite anche perché con molte giocatrici che hanno deciso di non raggiungere New York il tabellone è un po’ più diradato. Confrontando per esempio le sue prime partite rispetto alle zone di Naomi Osaka e Sofia Kenin notiamo una differenza importante. L’esordio contro Kristie Ahn non rappresentava grandi patemi, e la situazione non cambierà né al secondo turno contro Margarita Gasparyan né al terzo contro chi arriverà dalla sfida tra una Sloane Stephens in caduta libera e Olga Govortsova.
C’è tutto perché possa arrivare abbastanza tranquillamente agli ottavi, se non addirittura più avanti. A quasi 39 anni, un tabellone del genere è un bel viatico e ha cominciato con la vittoria record numero 102 a Flushing Meadows, superando così Chris Evert in testa a questa speciale classifica. Dipenderà poi molto da lei, perché anche oggi c’era qualcosa da migliorare. In entrambi i parziali ha cominciato con un ritardo di 0-2 per due brutti turni di battuta persi. Il pareggio è stato quasi immediato, e mai era in discussione, anche grazie alle diverse categorie di differenza tra le due. Ahn però per quasi tutto il primo set riusciva a mantenere poco pericolosa la sua avversaria, giocando bene da fondo e spostandola lungo il campo, evidenziando quello che a ora rimane il suo limite principale. Serena, semmai, era brava nei propri turni di battuta a raccogliere tantissimo dal servizio (saranno 13 gli ace finali) e a togliersi dai problemi una volta di più sul 4-4, quando è scivolata sotto 30-40 e ha infilato due ace e un servizio vincente.
Sul 5-5 lo scatto decisivo per prendersi il set e, dallo 0-2 nel secondo set, un parziale di 6-1 che l’ha portata al secondo turno dove affronterà Gasparyan, avversaria per caratteristiche abbastanza simile ad Ahn.
[20] K. Muchova b. V. Williams 6-3 7-5
Karolina Muchova sta ritrovando continuità nel suo gioco così spettacolare e imprevedibile che mette in campo, e forse è una delle notizie migliori che questi primi due giorni di US Open potevano dare. La peggiore, invece, è che Venus Williams a 40 anni subisce per la prima volta in carriera una sconfitta al primo turno dello Slam di casa.
È un gran match quello portato a casa dalla ceca, lo scorso anno qui sconfitta al terzo turno contro Serena e non fortunata nel percorso di avvicinamento visto che al Western & Southern Open stava giocando molto bene e solo un’ottima prova di Naomi Osaka la estromise, già al secondo turno. Oggi il 6-3 7-5 alla maggiore delle sorelle Williams è un risultato che fa rumore perché Venus non è sembrata per nulla remissiva dopo un primo set che poteva essere anche più grave nel punteggio finale visto che Muchova era salita 5-1 dopo diversi game vinti in lotta.
Nel secondo set, poi, la statunitense era partita molto meglio salendo sul 3-1 ma è mancata nello scatto decisivo, quando sul 5-3 non è riuscita a portare l’incontro al terzo set e ha subito quattro game consecutivi che hanno segnato per la prima volta in 23 partecipazioni allo US Open una sconfitta al primo turno. Per Muchova il torneo continua e al secondo turno avrà Anna Kalinskaya, con buone chance di ripetere il risultato dello scorso anno e del 2018 quando si fermò sempre al terzo turno (ma partendo dalle qualificazioni) contro Ashleigh Barty.
[21] E. Alexandrova b. [WC] K. Clijsters 3-6 7-5 6-1
Ancora nessuna vittoria per Kim Clijsters nel suo terzo rientro in campo. Allo US Open, dove si è unita alle altre giocatrici nel tabellone principale con una wild-card come ex campionessa, la leggenda belga è caduta al primo turno contro Ekaterina Alexandrova dopo essere stata molto vicina al successo.
3-6 7-5 6-1 il punteggio finale che premia la testa di serie numero 21, con Clijsters che paga ancora le pochissime partite giocate e una condizione generale su cui c’è da lavorare. Ha guadagnato tanto in termini di continuità di gioco grazie anche alla partecipazione al World Team Tennis a luglio, ma ancora le manca nelle gambe una partita che superi l’ora e mezza. È arrivata col fiato corto alla fine del secondo parziale, quando è cominciato il terzo aveva la spia della riserva ormai fissa sul rosso. E dire che il primo set era stato ottimo nei colpi, nella fiducia, negli spostamenti. Poi nel secondo non è riuscita ad aggiudicarsi il lungo testa a testa che ha portato ai game decisivi, dal 5-5, dove proprio nel decimo game ha avuto una chance di break per andare a servire per il match ma Alexandrova che su questi campi molto veloci diventa ancor più efficace si è ben salvata e si è presa poi il secondo set.
Nel terzo, come detto, non c’è più stata partita e la russa si è presa la vittoria senza dover soffrire più di tanto.
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