Da qualche anno ormai il numero di neo-mamme nel circuito è cresciuto in modo importante. In questo US Open erano addirittura in nove al via: Serena Williams, Victoria Azarenka, Kim Clijsters, Vera Zvonareva, Kateryna Bondarenko, Patricia Maria Tig, Tatjana Maria, Olga Govortsova e Tsevatana Pironkova.
Sei di loro sono approdate al secondo turno. Tra queste anche la bulgara, semifinalista a Wimbledon nel 2010 e qui allo US Open protagonista con gli ottavi nel 2016, che mancava all’appello da Wimbledon 2017. Dopo oltre tre anni e una maternità vissuta a pieno nelle prime fasi, Pironkova ha deciso di tornare.
Voleva essere in campo già a fine marzo, ma poi la pandemia e lo stop dei circuiti ha rimandato tutto a questa strana trasferta nord-americana. In conferenza stampa a seguito del 6-2 6-3 contro Liudmila Samsonova ha pure ammesso che ha voluto prendere un aereo direzione New York City perché l’opportunità che la USTA offriva era molto importante: senza le qualificazioni lei sfruttando il ranking protetto era praticamente certa di essere in tabellone principale, con tutto quello che vuol dire un assegno da oltre 60.000 dollari già in tasca. Da qualche anno la regola per il rientro dalla maternità è cambiata: non ci sono più due anni di tempo per rientrare ma tre, e i tornei che si possono giocare col ranking protetto non sono più otto ma dodici.
“Non ero così sicura di rientrare” racconta in conferenza stampa, “perché già prima ero abbastanza stanca dopo oltre 15 anni non stop nel circuito e qualche infortunio di troppo. Volevo prendermi del tempo con le nuove esperienze della mia vita. Ora invece è tutto abbastanza strano ed emozionante. Ho giocato l’ultima volta più di 3 anni fa, ora sono mamma, e ho sentito a un certo punto che mi mancava il circuito. Ho deciso di ricominciare grazie al ranking protetto”.
La stessa Pironkova si è detta molto sorpresa del suo rendimento nel match vinto contro la giocatrice italo-russa: “Mi aspettavo di essere più nervosa, invece è stato tutto molto tranquillo. Questo è un successo enorme per me, sono veramente felice di come ho giocato”. Alla domanda su come invece vorrà gestire questo rientro, la bulgara ha risposto: “Voglio vedere torneo per torneo, non voglio più viaggiare ogni settimana senza grande preparazione e con tanto stress. Al momento le circostanze sono particolari, ma il circuito sta facendo di tutto per farci competere. Non so proprio ora quali saranno i miei prossimi tornei, prenderò tutto un po’ alla volta. Ora sono soprattutto curiosa di capire il mio livello. Penso che preparerò poi qualche torneo sulla terra battuta, ma prenderò il giusto tempo”.
Al prossimo turno la bulgara affronterà Garbine Muguruza, testa di serie numero 10. Lei, come Serena, Azarenka, Tig, Bondarenko e Govortsova. Mamme al secondo turno dello US Open.
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…
La sconfitta di Iga Swiatek contro Coco Gauff non solo mette nei guai la numero…