Intervento poco convenzionale del chairman dell’ATP, Andrea Gaudenzi, che in un’intervista al New York Times ha sostanzialmente dato dell’irresponsabile a Novak Djokovic: “è come quando cerchi di spiegare ai tuoi figli che devono indossare il casco per andare in bici.
E loro dicono “no! no” non serve”” Vanno in bici, cascano e si rendono conto. Ora forse si renderanno conto e saranno più attenti”. Il caso dell’Adria Tour ormai ha tutte le caratteristiche dello tsunami mediatico, a prescindere dai reali rischi corsi dai singoli contagiati. Djokovic ha già fatto sapere che si sottoporrà ad una quarantena di 14 giorni, e anche gli altri contagiati di Zara, la città croata dove si è giocata la seconda tappa dell’Adria Tour, non sembrano avere nessun tipo di problema, almeno fino a oggi.
Ad ogni modo Gaudenzi si aggiunge a quanti hanno aspramente criticato il numero 1 del mondo, da Kyrgios, che alle preghiere per i contagiati ha aggiunto qualche frecciata a chi chiamava lui irresponsabile, a Patrick McEnroe, oggi analista di ESPN, che ha ricordato come i big dovrebbero dare l’esempio. I malumori serpeggiano anche all’interno del board dei giocatori dell’ATP di cui Djokovic è presidente, visto che Bruno Soares, un membro brasiliano del board ha parlato di “enorme irresponsabilità e immaturità totale. Sembra uno spettacolo dell’orrore”.
Non è detto che l’evento non possa influire sulla road map del tennis, che prevede la riapertura parziale ad agosto, perché Gaudenzi si è affrettato a ricordare che “anche con misure estreme si potrebbero verificare dei contagi, a maggior ragione non c’è proprio bisogno di giocatori e persone che si abbracciano tra loro”. La sensazione è che non finirà qui.
Poco dopo è arrivato anche il comunicato ufficiale dell’ATP: “Continuiamo a sollecitare l’adesione rigorosa al distanziamento sociale e alle linee guida in materia di salute e sicurezza per contenere la diffusione del virus. Nel pianificare la ripresa della stagione del Tour ATP dal 14 agosto, ATP e le altre parti interessate hanno fatto piani esaustivi per mitigare i rischi attraverso una varietà di precauzioni e protocolli da attuare in occasione degli eventi ATP. Continuiamo a pianificare e adattare queste precauzioni e protocolli in base alle ultime informazioni mediche e privilegiamo la sicurezza nella valutazione di ogni decisione”.
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