[4] B. Coric b. J. Sousa 3-6 7-6(5) 6-1
Sembra avere un copione già scritto, il torneo di Borna Coric, quasi come se avesse bisogno di perdere il primo set per iniziare ad ingranare. Anche oggi, contro Joao Sousa ha messo in scena l’ennesima rimonta, interpretando, tuttavia, molto meglio la partita rispetto alle precedenti uscite.
A stappare il combattuto parziale d’apertura, ci ha pensato il break, peraltro decisivo, in favore del portoghese del quarto gioco. Pre e post, all’inizio e alla fine, tuttavia, le occasioni più succulente le ha avute proprio il croato. Intanto, nel lunghissimo primo gioco, da diciotto punti, nel quale ha mancato due break point, e poi nell’ultimo, il nono, addirittura facendosi rimontare da 0-40 e non concretizzando altre due chance ai vantaggi.
Molto più scorrevoli i turni per il giocatore al servizio nel secondo set, tenuti a zero, talvolta a quindici. Coric ha la possibilità di mettere la testa avanti sull’1-0 in suo favore, successivamente potrebbe pareggiare i conti, avendo infatti un set point avanti 5-4. Ma, anche stavolta, nulla. Una maledizione. Che gli si sarebbe ritorta contro totalmente, se non avesse annullato le tre palle break concesse nel game immediatamente dopo. Sousa sa il fatto suo: concede, certo. Si prende dei rischi, assolutamente. Ma funziona, paga bene e il campo gli lancia segnali positivi. Fino al tiebreak. Da lì in poi si apre una nuova via, Coric è più concentrato. Va avanti, si fa recuperare, ma non perde la calma e, appena può, sul 6-5, mette il sigillo.
Una liberazione che gli scrolla di dosso diversi patemi e tanta tensione. Nel terzo, durato solo 29 minuti, prende subito l’iniziativa, conquistando il break e poi si permette il lusso di dilagare, chiudendo 6-1. Il croato torna in un atto finale a quasi un anno dall’ultima volta (Shangai, contro Djokovic).
[1]Medvedev b. E. Gerasimov 7-5 7-5
Chi se non Daniil Medvedev poteva fermare la corsa di Egor Gerasimov. Il bielorusso si arrende con un doppio 7-5 al padrone di casa, ma non certo sfigurando. Giocando sicuramente, e perennemente, sovraritmo, come d’altronde in tutta la competizione, è riuscito ad impensierire il finalista Us Open, insidiandolo in risposta, nel secondo gioco, nel quale ha avuto palla break, e mantenendo agevolmente i suoi turni di servizio, senza mai permettergli di entrare bene nello scambio come vorrebbe, comandando spesso, seppur rischiando…ma d’altronde, era inevitabile. Si scioglie ad un passo dal tiebreak, e questo gli costerà il set, come del resto succederà anche nel secondo, indubbiamente più lottato. Medvedev stavolta la battuta la strappa prima, nel settimo game, ma Gerasimov è lì, non molla e se la riprende. Purtroppo per lui poi crollerà, ma nulla da dire sulla prestazione e sul suo momento in generale. Medvedev dal canto suo torna in una finale, ormai c’ha fatto l’abitudine. E se Coric è centrato, può uscire fuori uno spettacolo veramente bollente, nel gelo della Russia.
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