T. Fabbiano b. S. Tsitsipas 6-4 3-6 6-4 6-7(8) 6-3 (Giovanni Vianello)
Grande risultato per l’Italia nel lunedì inaugurale di Wimbledon. Thomas Fabbiano ha infatti sconfitto il numero 6 del mondo e numero 7 del seeding in 5 set, 6-4 3-6 6-4 6-7(8) 6-3. Il primo set è stato piuttosto emozionante. Fabbiano ha operato un break nel terzo gioco su un errore di dritto di Tsitsipas e poi si è portato sul 3-1 in suo favore.
Il greco ha quindi risposto con un controbreak, ma sul 4-4 il nostro alfiere ha nuovamente strappato la battuta al greco tenendo poi il servizio e vincendo il primo set con un 6-4. Meno spettacolare il secondo set, un solo break, effettuato da Stefanos nel sesto gioco, ha consegnato la frazione al greco. Si è arrivati così al terzo set in equilibrio nel computo dei set.
La frazione non ha offerto particolari sussulti fino al decimo gioco, quando ancora una volta Tsitsipas, giunto al momento decisivo del parziale, sul 5-4 in favore di Thomas ha perso la battuta. Il terzo set è quindi stato dell’italiano per 6-4. Il quarto set è stato probabilmente il più bello di tutti, soprattutto grazie al tie-break decisivo.
I due giocatori sono risuciti a tenere i rispettivi servizi fino al 6-6, giungendo così al tie-break. Qui è avvenuta una discreta “roulette” di punti, con Stefanos che ha sprecato due set-point e Fabbiano che ha mancato due match-point prima del 10-8 conclusivo in favore del greco. Il quinto set è stato in equilibrio fino al 3-3, poi Thomas ha vinto tre game consecutivi con due break e si è portato a casa il match.
Prima vittoria contro un top-ten per Thomas, che si conferma in un buon momento di forma dopo aver battuto Simon e Djere ad Eastbourne. Tsitsipas per il secondo Slam consecutivo esce al quinto set. Niente da fare invece per Andrea Arnaboldi e Paolo Lorenzi, eliminati entrambi in tre set rispettivamente da Ivo Karlovic e Daniil Medvedev. Fuori anche Lorenzo Sonego, fresco vincitore ad Antalya, battuto da Marcel Granollers.
A. Seppi b. N. Jarry 6-3 6-7(8) 6-1 6-2 (Giovanni Vianello)
Inizia nel migliore dei modi Wimbledon per Andreas Seppi. L’altoatesino, impegnato oggi nel primo turno contro Jarry, si è imposto sul cileno per 6-3 6-7 6-1 6-2. Nel primo set c’è stato un unico break a fare la differenza, un break ottenuto da Andreas nel sesto gioco su un doppio fallo di Jarry. Il secondo set è stato il più combattuto. Un break per parte nel terzo e quarto gioco, poi è accaduto poco altro fino al tie-break decisivo.
Nel tredicesimo gioco Jarry ha annullato tre set-point a Seppi e poi si è imposto per 10-8, anche stavolta su un doppio fallo, questa volta di Seppi. Il terzo e quarto set sono invece stati un assolo di Seppi. L’altoatesino ha reagito alla perdita del tie-break con un parziale di 5-0 iniziale nel terzo set, chiudendo poi 6-1. Nel quarto set c’è stata un po’ di lotta fino al 2-2, poi quattro game consecutivi di Seppi hanno chiuso l’incontro.
Per Andreas, dopo un inizio di stagione piuttosto deludente con molte sconfitte al primo turno, in questa stagione su erba sembra esserci stata una lieve inversione di tendenza, con un turno passato a s-Hertogensbosch e due turni passati ad Halle
D. Yastremska b. C. Giorgi 6-3 6-3 (Diego Barbiani)
Alzi la mano chi può dirsi sorpreso. Se l’intuito non ci inganna, la percentuale dovrebbe essere prossima allo zero. Camila Giorgi è già fuori dal torneo di Wimbledon, evento che lo scorso anno la mise in luce come non mai in uno Slam e dove fu capace di arrivare fino ai quarti di finale, sconfitta soltanto contro Serena Williams.
L’azzurra sta vivendo un 2019 da incubo e il 6-3 6-3 maturato quest oggi a favore di Dayana Yastremska vale la settima sconfitta consecutiva da quella al terzo turno dell’Australian Open contro Karolina Pliskova. In mezzo, oltretutto, un problema fisico che l’ha tenuta ferma per tantissimo tempo e che l’ha portata a giocare su erba quasi senza preparazione, forse anche costretta a farlo nel tentativo di salvare il più possibile una classifica che subirà un primo importante crollo dopo questo torneo.
Aveva cominciato l’anno al numero 26 del mondo, il 15 luglio sarà nel migliore dei casi numero 60. Le uniche avversarie battute: Ajla Tomljanovic, Dalila Jakupovic, Iga Swiatek. Pochissimo. E oggi poteva forse fare affidamento soltanto sul fatto che la giovanissima ucraina, classe 2000, fosse nel momento negativo. Tennisticamente Yastremska è ancora abbastanza immatura. Ha già vinto 3 titoli WTA ma rimane una diciannovenne che può essere devastante, come oggi, o in modalità autodistruttiva. Oggi non c’è stato nulla da fare: è stata ingiocabile in una partita di potenza, angoli e coordinazioni in cui ha fatto impallidire anche una super aggressiva come Camila, apparsa per tutto il tempo molto arrugginita e che non ha potuto fare molto quando nel primo set aveva preso per due volte un break di vantaggio.
Finisce così dunque il terzo Slam stagionale della nostra giocatrice di punta, che ora dovrà ripartire per l’ennesima volta, ricacciata fuori dalla top-50 e a rischio di uscire dalla top-100 visto che da oggi mancheranno 4 mesi a fine stagione e sarà molto probabilmente, nella Race, fuori dalle prime 200. Serve un cambio di marcia, anche perché al momento non c’è nulla che stia funzionando.
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