Fabio Fognini torna a occupare il nono posto del ranking ATP, suo record personale, dopo solo una settimana trascorsa un gradino più in basso. Al ligure è stato sufficiente raggiungere i quarti ad Amburgo per tornare a mettersi alle spalle Daniil Medvedev.
In realtà il russo ha uno score complessivo identico all’azzurro (2625), che però vanta un maggior numero di punti ottenuti fra Slam e Master 1000 obbligatori, prima discriminante per risolvere situazioni del genere. Ora Fognini sarà chiamato a difendere il titolo conquistato l’anno scorso a Los Cabos: dovrà raggiungere almeno la finale per confermarsi fra i top ten.
I balzi più consistenti di questo lunedì arrivano da Alex de Minaur (25; + 9), vincitore ad Atlanta, Taylor Fritz (28; + 4), finalista nel medesimo torneo, Joao Sousa (42; + 7), Reilly Opelka (43; + 14) e Pablo Carreno Busta (47; + 12), in semi a Gstaad, Atlanta e Amburgo, Filip Krajinovic (48; + 10), nei quarti in Germania, e Albert Ramos Vinolas (69; + 16), impostosi in Svizzera.
A spiccare è il + 29 messo a segno dal redivivo Andrey Rublev, approdato al match clou nell’Hamburg European Open e ora quarantanovesimo. Il giovane russo, che vanta un career high al trentunesimo posto toccato nel febbraio dell’anno scorso, era scivolato tra gennaio e marzo oltre la centesima posizione. In forte calo Nicolas Jarry (55; – 17) e Leonardo Mayer (81; – 30).
Fra gli italiani, dietro a Fognini troviamo Matteo Berrettini, che perde tre posizioni (adesso è ventitreesimo), non avendo potuto difendere per infortunio il titolo conquistato l’anno scorso a Gstaad. Dietro a Lorenzo Sonego (56; – 4), Marco Cecchinato (62; + 1) e Andreas Seppi (79; – 3), brillano Thomas Fabbiano (82; + 8) e Stefano Travaglia (95; + 3), rispettivamente nei quarti e al secondo turno a Gstaad.
Seguono Salvatore Caruso (104; 0), Paolo Lorenzi (114; 0), Lorenzo Giustino (131; + 6 con i quarti nel Challenger di Praga), Gianluca Mager (132; + 3), Filippo Baldi (144; + 5), Alessandro Giannessi (148; + 4), Federico Gaio (175; – 15), Stefano Napolitano (181; – 7), Roberto Marcora (183; 0) e Jannik Sinner (194; + 5).
Non si registrano scossoni tra le prime cinquanta del ranking WTA. Subito sotto, però, si fa notare il sonante + 28 di Jil Teichmann, inattesa trionfatrice a Palermo, dove ha sconfitto nel match clou la numero 5 Kiki Bertens. La mancina elvetica, che veniva dai quarti raggiunti a Losanna e ad aprile aveva sbancato Praga, è cinquantaquattresima, di gran lunga suo career high.
In ascesa anche Bernarda Pera (62; + 11), semifinalista a Jurmala, nonché Paula Badosa (101; + 18) e Ludmilla Samsonova (124; + 20), fermatesi al penultimo atto in Sicilia. Risplende il + 66 della polacca Katarzyna Kawa, finalista in Lettonia dalle qualificazioni, che si issa al n. 128. In discesa Magda Linette (71; – 11) e Anastasia Potapova (74; – 10).
La migliore azzurra, Camila Giorgi, resta sessantaduesima. Alle sue spalle salgono Jasmine Paolini (132; + 10) e Giulia Gatto Monticone (153; + 10), che a Palermo hanno raggiunto i quarti e il secondo turno. Seguono Martina Trevisan (164; – 7) e Martina Di Giuseppe (180; – 31).
I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Rafael Nadal, 3 Roger Federer, 4 Dominic Thiem, 5 Alexander Zverev, 6 Stefanos Tsitsipas, 7 Kei Nishikori, 8 Karen Khachanov, 9 Fabio Fognini (+ 1), 10 Daniil Medvedev (- 1).
Le top ten del ranking WTA: 1 Ashleigh Barty, 2 Naomi Osaka, 3 Karolina Pliskova, 4 Simona Halep, 5 Kiki Bertens, 6 Petra Kvitova, 7 Elina Svitolina, 8 Sloane Stephens, 9 Serena Williams, 10 Aryna Sabalenka.
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