Una wild-card per giocare un’ultima volta davanti al proprio pubblico, ricevere un lungo tributo, ringraziare e lasciare con il sorriso. Chi non vorrebbe congedarsi così? Questo sarebbe dovuto essere il finale preparato apposta per Lucie Safarova, all’ultimo mese della carriera agonistica e che a Praga aveva tutto pronto e prenotato per il gran finale prima dell’eventuale trasferta a Parigi per il Roland Garros.
L’ex top-10, invece, ha rivelato oggi alla stampa dopo la sconfitta nel primo turno di doppio (dove giocava in coppia con Barbora Stefkova) che è stata lei stessa a rifiutarsi di giocare in singolare perché non si sentiva pronta e non voleva negare la chance di poter far bene a una connazionale, di cui ha fatto anche nome e cognome: Karolina Muchova.
Come riporta il sito sport.blesk.cz (il link lo trovate cliccando sull’anteprima del tweet) Safarova ha detto chiaramente che Muchova meritava molto più di lei di poter giocare perché per esempio in Fed Cup era stata eccezionale e non le sembrava giusto prendere il suo posto per poi, metaforicamente, trascinarsi per il campo. Detto ciò, la ex top-10 ceca ha anche fatto capire che se le cose dovessero rimanere così lei rinuncerà alla possibilità di una wild-card per il singolare al Roland Garros dove comunque spera di poter giocare con Bethanie Mattek Sands in doppio.
Questo atteggiamento ha riscontrato grande acclamazione su Twitter dove è intervenuto con un commento anche Raemon Sluiter, attuale coach di Kiki Bertens, che ha elogiato l’onestà di Safarova aggiungendo “un gesto che dice tutto sulla persona che è” con un hashtag che non può non essere condiviso.
In tutto ciò, Muchova, 9 anni più giovane (1996 contro 1987), sta approfittando alla grande di questa opportunità ed è ai quarti di finale dopo i successi maturati in tre set contro Iga Swiatek al primo turno (4-6 6-1 6-4) e oggi contro Jennifer Brady (6-4 3-6 7-6). Ieri aveva impedito per due volte alla polacca, anche un po’ infortunata, di prendere il largo nel parziale decisivo rientrando subito da un break di ritardo, oggi ha avuto a conti fatti un unico vero passaggio a vuoto nella seconda metà del secondo set quando ha anche perso l’unico turno di battuta della sua giornata. Nel terzo ha ritrovato buono smalto e determinazione, chiudendo con un serve&volley per il 7-2 nel tie-break decisivo.
Grazie a questo risultato Muchova entrerà anche in top-100, proiettata al momento al numero 90 del mondo ma con una situazione ancora molto in evoluzione. Domani, nel frattempo, giocherà per la seconda volta i quarti di finale WTA e affronterà Natalia Vikhlyantseva. La russa, numero 112 del mondo, è emersa vittoriosa da una gran battaglia contro la connazionale Anastasia Potapova e si è imposta 6-4 2-6 7-5.
Tra gli altri risultati, c’è da segnalare la sconfitta di Svetlana Kuznetsova che è parsa andare in difficoltà fisica dopo un set e mezzo giocato molto bene contro Jill Teichmann. La russa, che sta cercando di rientrare dopo 7 mesi fuori per infortunio, ha tenuto molto bene il campo fino al 6-2 3-4, ma perso il turno di battuta nell’ottavo game del set si è poi spenta fino al conclusivo 2-6 6-3 6-2. Grande occasione ora per la svizzera, classe 1998, che avrà ai quarti la lucky loser Tamara Korpatsch, vincitrice 4-6 6-3 6-0 contro Anna Karolina Schmiedlova. Il terzo quarto di finale vedrà invece di fronte la numero 3 del seeding Wang Qiang (6-1 4-6 6-4 contro Mandy Minella) e Bernarda Pera (6-2 6-4 contro Antonia Lottner).
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