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ATP Estoril: Tsitsipas è il nuovo re del Portogallo

[1] S. Tsitsipas b. [LL] P. Cuevas 6-3 7-6(4)

È finita come doveva finire, con il numero del torneo a terra felice e festante, forse un po’ troppo se si considera l’importanza del torneo e l’avversario, che aveva perso già nelle qialificazioni prima di essere ripescato e trovarsi molto inaspettatamente in finale. Ma un torneo è un torneo e con i tempi che corrono meglio averlo messo in cascina. Tsitsipas è il quarto giocatore dell’anno ad aver vinto due tornei nel 2019, dopo Federer, Thiem e, purtroppo, Garin. Nadal, tanto per fare un mome, o Zverev, tanto per farne un altro, non ne hanno ancora vinti, quindi non è il caso di fare gli schizzinosi. Fra l’altro Tsitsipas ha giocato un buon torneo, ha perso un solo set nelle sue quattro partite e mai è sembrato davvero potesse uscire sconfitto dal campo. Anche oggi, al cospetto di un Cuevas arrivato sin qui in ben altre condizioni, ci si è divertiti un po’ ma mai si è pensato che il greco riuscisse a perdere questo match. L’atteggiamento di Cuevas è stato abbastanza curioso, troverete in tutti gli highlight di fine anno il terzo punto del secondo game del secondo set, e alla fine ha un po’ destabilizzato il greco, che avanti di un set e di un break, si è abbastanza stranamente perso a metà del secondo, offrendo a Cuevas persino un set point per andare al terzo. In qualche modo Tsitsipas si è tirato fuori dall’impiccio, e in una partita a questo punto imbuttita, con errori decisamente banali da parte di entrambi, almeno ha mostrato una grande capacità di soffrire. Come se non bastasse, ci si è messo pure Bernardes, che sul 5-1 del tiebreak, ha pensato bene di essere rigoroso nell’applicazione del regolamento e ha punito il gesto di stizza di Cuevas, arrivato dopo aver mandato fuori di un paio di metri una volée francamente agevole, ultima tappa di una via cruci di distastri, tra i quali anche il doppio fallo del 4-0. Cuevas ha sì sparacchiato la pallina verso il pubblico, ma non aveva certo intenzione di fare chissà cosa, tant’è che quello più stupito di tutti è sembrato Tsitsipas, che si è trovato con cinque match point a disposizione. Quel bravo ragazzo del greco non poteva che provare a far rientrare in partita Cuevas, portandeselo dietro fino al 4-6, grazie ad una serie di dritti raccapricciante. Forse era troppo per tutti, e alla fine Tsitsipas ha vinto il suo terzo torneo, il primo sulla terra rossa, dove è tornato a fare qualcosa di buono dopo Barcellona 2018.

 

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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