Prima finale WTA in singolare dopo tre anni, prima grande affermazione dal rientro dalla lunga pausa per la maternità e le mille complicate vicende che ne sono seguite. Victoria Azarenka c’è e lo ha dimostrato battendo 6-4 4-6 6-1 Angelique Kerber nella semifinale del torneo International di Monterrey dopo due ore di ottimo tennis.
Se c’era qualcosa che fino a ora probabilmente le mancava, era la capacità di far scorrere la palla come ai bei tempi, dirigere lo scambio comandando le diagonali contro una maestra nell’imbrigliare la situazione come è la tedesca, e dimostrarsi qualitativamente all’altezza delle big. Questi tre punti oggi sono stati pienamente soddisfatti con una partita che ha avuto tanti risvolti al suo interno e che ha riproposto un’Azarenka di alto livello e capace di elevare il proprio gioco nel momento di massima difficoltà, quando nel primo set aveva cominciato soffrendo gli scambi e si era salvata in più occasioni dal possibile 4-1 e servizio per la sua avversaria.
Kerber trovava spesso il modo per chiudere i punti a proprio favore, ma come intravisto nei giorni scorsi questa è una giocatrice che ha qualche alto e basso. Poi contro le avversarie dei primi turni aveva margine a sufficienza per nascondere i problemi o ridurli al minimo, mentre oggi la bielorussa è stata bravissima nell’evidenziarli ogni volta che ne ha avuto la chance. Difficile dire quale sia stato il colpo chiave, anche se il cambio di rovescio in lungolinea ha spesso fatto la sua fortuna, in generale però la rimonta dal 2-4 al 6-4 le ha dato modo probabilmente di credere che oggi avrebbe potuto dire la sua. Se avessimo guardato ai precedenti, da subito, non ci sarebbe stata storia, eppure il momento di entrambe è completamente diverso rispetto a 3-4 anni fa e le variabili potevano essere diverse.
Kerber ha alzato il livello nel secondo set, trovando maggiore aggressività da fondo campo e volando sul 5-2 diventando padrona dei turni in risposta. C’è voluto il secondo tentativo al servizio, ma alla fine è arrivato il punto che ha dato il via al terzo set. Proprio qui, però, ha avuto il secondo momento un po’ opaco della sua partita e Azarenka ha trovato l’immediato allungo, recuperando poi dal 15-30 per salire 3-0. La tedesca, stavolta, aveva patito il colpo finendo addirittura sullo 0-5, con la partita ormai segnata. C’è stato il tempo giusto per evitare il 6-0, ma pochi minuti dopo Azarenka chiudeva i conti festeggiando con un grande urlo di gioia la sua seconda finale stagione, la seconda su due tornei disputati in Messico. Un mese fa, infatti, vinse il titolo in doppio ad Acapulco in coppia con Saisai Zheng.
Tutto facile invece per Garbine Muguruza che ha vissuto la prima giornata tranquilla del suo torneo. La spagnola, campionessa in carica, ha ripetuto per buona parte del suo incontro l’andamento delle ultime sfide contro Magdalena Rybarikova, liquidata 6-1 6-1 in entrambi gli ultimi confronti diretti. Questa volta la spagnola si è imposta 6-2 6-3 e domani potrà provare a difendere il titolo vinto 12 mesi fa.
Risultati
[5] V. Azarenka b. [1] A. Kerber 6-4 4-6 6-1
[2] G. Muguruza b. [8] M. Rybarikova 6-2 6-3
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