C’erano ben poche speranze per Giulia Gatto Monticone, a cui facciamo delle scuse perché nell’articolo di ieri avevamo scritto che quello di oggi sarebbe stato il primo match assoluto a livello WTA senza considerare quando nel 2014 si qualificò a Kuala Lumpur e raggiunse il secondo turno.
A Lugano la tennista torinese non è riuscita a sovvertire il pronostico contro una giocatrice molto più avanti di lei in classifica come Viktoria Kuzmova, numero 3 del seeding e in procinto di entrare tra le prime 40 del mondo.
La slovacca ha premuto sull’acceleratore per gran parte del primo set, mentre è stata più tranquilla nel secondo, ma la differenza tra le due era talmente ampia che il risultato finale è stato comunque un 6-2 6-3 in suo favore. Gatto Monticone ha fatto le sue cose migliori probabilmente nel secondo parziale, forse quando anche lei ha cominciato a giocare più libera da pensieri. Le sue smorzate, l’imprevedibilità di alcune scelte e, perché no, un’avversaria che magari è scesa in campo senza sapere bene contro chi stesse andando a giocare, le hanno dato punti che hanno strappato qualche applauso al pubblico in tribuna, divenuto verso le fasi finali del match sempre più numeroso anche perché, a seguire, è scesa in campo Ylenia In Albon, diciannovenne elvetica presente anche lei, come Gatto Monticone, in top-200 e in tabellone con una wild-card. Non c’è stata gloria neanche per In Albon, ma la giocatrice classe 1999 ha offerto una bella prestazione contro Kristyna Pliskova, perdendo soltanto 6-4 7-6(4).
Per quanto riguarda le giovani, Iga Swiatek si è divertita nel suo 6-3 6-0 ai danni della giocatrice classe 2000 Katarina Zavatska. Un anno più giovane, la polacca ha dominato l’incontro mettendo in mostra grande confidenza con la terra battuta e un secondo set dove ha fatto spesso quello che voleva tra servizi mai uguali, varie smorzate (pur non sempre efficaci) e tanti vincenti da fondo campo, soprattutto col dritto in top spin. Sempre in quel quarto di tabellone, invece, è arrivata la prima sconfitta in stagione al di fuori della Fed Cup per Clara Tauson. 16 anni, la danese da inizio anno ha raccolto 5 titoli su 5 tornei disputati tra il circuito junior (tra cui l’Australian Open) e quello ITF (tra cui il 60k di Shenzhen). Giunta al suo primo appuntamento WTA, Tauson ha passato molto bene le qualificazioni e si è arresa soltanto 6-7(2) 6-2 7-5 contro l’esperta Evgeniya Rodina, che ha faticato tanto per prevalere ma che alla fine ha cercato la vittoria attuando molto bene una fase difensiva redditizia un po’ per tutta la partita, cercando con insistenza il lato del dritto della sua avversaria, forse unico neo nei momenti delicati della sua giornata.
Tra le beniamine di casa, invece, avanza al secondo turno Timea Bacsinszky grazie al netto 6-0 6-2 contro Tamara Korpatsch. Domani interessante sfida contro Svetlana Kuznetsova. Fuori invece la testa di serie numero 2 Carla Suarez Navarro, sconfitta 3-6 6-3 6-4 contro Polona Hercog.
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