A. Sharma b. [LL] S. Errani 6-1 7-5
Il surreale torneo di Sara Errani, giunta fino ai quarti di finale a Bogotà malgrado enormi problemi al servizio, ha visto la sua corsa terminare contro l’esplosività e il dinamismo di Astra Sharma, gioiellino del tennis australiano. Ha 23 anni questa ragazza che ha da pochissimo cominciato la propria carriera a livello professionistico dopo aver concluso gli studi nel college negli Stati Uniti e che sta facendo vedere diverse buone cose.
Intanto, per lei, ci sarà la soddisfazione della prima semifinale in carriera nel circuito maggiore che la avvicina a grandi passi verso la top-100. Il 6-1 7-5 di oggi la premia soprattutto per essere stata quella che ha meglio interpretato come gestire le tantissime situazioni in cui l’azzurra ha dovuto servire da sotto la spalla. Ha avuto un momento di sfasamento, e da un certo punto di vista è più che comprensibile: pensate a fare per almeno 10 anni lo stesso lavoro, giorno dopo giorno, ora dopo ora, palla dopo palla, e poi di colpo dall’altra parte della rete si trova una ragazza che per vari motivi stravolge il normale andamento di una partita.
Sara non fa nulla contro il regolamento e anzi, probabilmente sa anche lei che servendo soltanto così non fa che esporsi alle tante critiche che stanno arrivando in questi giorni. Eppure, dal punto di vista dell’australiana, ma anche di Bibianne Schoofs e Irina Bara nei giorni scorsi, alla lunga queste situazioni possono portare dei fastidi. Perché nessuna, come loro, è abituata a rispondere a palle completamente diverse dal solito. Sharma, che pare essere di categoria superiore rispetto alle altre avversarie trovate fin qui malgrado qualche problema suo di ricerca della palla dal lato sinistro (il più debole del suo repertorio) ha capito in breve che misure attuare e fino al 6-1 2-1 stava comandando il gioco. Errani faceva quello che poteva, con un grande handicap sportivo ma mettendoci tanta determinazione negli scambi da fondo campo, capendo fin dal secondo game che se voleva chance doveva continuare a usare il dritto verso l’incrociato o ancor meglio nella zona del lungolinea chiamando l’avversaria a spostarsi anche troppo verso sinistra per evitare il rovescio. Le 5 palle break avute nei primi 3 game di risposta nascevano anche da questo, oltre a qualche pasticcio di troppo della numero 138 del mondo. Eppure, grazie a un ottimo servizio, Sharma si è sempre tirata fuori d’impaccio.
Sul 6-1 2-1, Astra ha cominciato a calare di intensità ed Errani è tornata nel match, fiutando il momento traballante della rivale e lavorandola con il suo servizio mandandola in confusione. Ieri Schoofs ha commesso 40 errori gratuiti, Sharma oggi ha limitato il momento negativo a 10 minuti, fino al 2-3 0-30, quando poi 3 dritti l’hanno aiutata a mantenersi a galla col punteggio. Errani però c’era e poteva quasi pensare di avere qualche carta da giocarsi per provare a portare la partita al terzo set. Sul 4-4, però, ha perso un brutto game da 40-15. Sharma non ha chiuso subito, perché Sara ha risposto molto bene e ha trovato la via del controbreak, ma di nuovo al servizio non ha potuto far altro che consegnarsi e al secondo tentativo l’australiana non ha più tremato. Domani, per lei, Lara Arruabarrena che ha sconfitto 7-5 6-2 Tamara Zidansek. In semifinale anche Beatriz Haddad Maia, che ha superato 7-6(8) 2-6 6-3 Sara Sorribes Tormo.
Risultati
[WC] M. C. Osorio Serrano vs [6] A. Anisimova
[Q] B. Haddad Maia b. [8] S. Sorribes Tormo 7-6(6) 2-6 6-3
[11] L. Arruabarrena b. [5] T. Zidansek 7-5 6-2
A. Sharma b. [LL] S. Errani 6-1 7-5
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