Si è chiusa una settimana che in campo maschile è stata riservata agli incontri di Coppa Davis del Gruppo 2 lasciando così protagoniste incontrastate le donne con due tornei, Charleston e Monterrey, che hanno riportato alla ribalta due campionesse con in bacheca risultati prestigiosi dispensati col contagocce, e che da tempo non assaporavano il gusto della vittoria.
Nel torneo più importante a Charleston (categoria Premier) si è imposta Madison Keys, la finalista degli Us Open del 2017, ex numero 7 del mondo, che conquista il quarto titolo in carriera a distanza di 2 anno dall’ultimo, ottenuto a Stanford nel 2017. In finale la tennista americana ha avuto ragione di Caroline Wozniacki. La danese, vincendo, si sarebbe assicurata la continuazione della striscia di anni con almeno una vittoria nel circuito maggiore che per il momento resta ferma a 11 (2008-2018).
Nell’altro torneo della settimana a Monterrey, in Messico, ritrova il sorriso anche la ex numero uno Garbine Muguruza, cui mancava l’appuntamento con la vittoria proprio dallo stesso torneo dello scorso anno. Si tratta di una piccola iniezione di fiducia per l’elegante tennista spagnola che, se vogliamo guardare alla Race per le Finals di Shenzhen di novembre, sale dal diciottesimo al dodicesimo posto.
In funzione di questi risultati, ancora per questa settimana nessuna tennista è riuscita a vincere più di un titolo nel 2019. I 16 tornei fin qui disputati hanno visto il successo di altrettante giocatrici, evento che non ha precedenti nella storia del circuito WTA. Tenendo conto delle giocatrici approdate almeno in finale, il gruppo delle 16 è capeggiato da Petra Kvitova, è l’unica ad essere approdata all’ultimo atto in tutto 3 volte: oltre al successo a Sydney contiamo la finale raggiunta agli Australian Open (sconfitta da Naomi Osaka) e a Dubai dove si è arresa alla ritrovata Belinda Bencic. Con una vittoria e una finale seguono la giovanissima canadese Bianca Andrescu (finale a Auckland e vittoria a Indian Wells), l’australiana Ashleigh Barty (finale a Sidney e vittoria a Miami), la ceca Karolina Pliskova che dopo aver vinto a Brisbane nella prima settimana dell’anno è approdata in finale a Miami e la giovane americana Sofia Kenin che dopo aver ottenuto il primo successo n carriera ad Hobart ha raggiunto la finale ad Acapulco.
In campo maschile c’è invece una buona notizia per i colori azzurri. Grazie ai risultati che le nostre seconde linee stanno ottenendo nel circuito Challenger, per la prima volta da quando esiste classifica computerizzata abbiamo 20 tennisti azzurri tra i top 200.
Si tratta di un trend iniziato lo scorso anno che ha di fatto più che raddoppiato i numeri più o meno costanti fino al 2017:
Per la prima volta l’Italia è la nazione col maggior numero di presenze tra i top 200. Superati Stati Uniti e Francia che ci precedevano alla fine dello scorso anno.
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