Un’altra vittoria soffertissima, tutt’altro che scontata, per Roger Federer, che impiega quasi 2 ore per avere la meglio di un ostico Marton Fucsovics.
Una vittoria quasi insperata per certi versi, dopo un primo set in cui lo svizzero ha concesso anche 2 palle per il set all’ungherese, ma che ha poi portato a casa alla prima occasione. Federer centra così l’undicesima semifinale consecutiva in questo torneo (lo svizzero, una volta arrivato ai quarti, ha sempre raggiunto le semifinali); ancora una sconfitta contro un top 10, invece, per l’ungherese, che ha sempre perso in tutte e 8 le occasioni in cui se ne è trovato uno di fronte.
Nei primi game Federer fa spesso fatica a tenere la palla all’interno del rettangolo di gioco, complice anche un servizio che non riesce ad incidere. Con il passare dei game, lo svizzero acquista più fiducia in battuta, pur non rendendosi mai realmente pericoloso in risposta, dove Fucsovics mantiene il servizio senza particolari patemi. Così, dopo una breve interruzione per pioggia, il primo set si decide al tiebreak, che l’ungherese interpreta nel migliore dei modi, servendo bene e giocando profondo, fino al 6-4 a favore che gli permette di servire per il set. Federer, che fino a quel momento del tiebreak aveva commesso alcuni gratuiti particolarmente gravi, non sbaglia più nulla a quel punto e chiude 8-6 approfittando di un’indecisione dell’ungherese, che affonda il dritto a rete.
Dopo il set acciuffato per i capelli, lo svizzero sembra acquistare maggiore fiducia, mette a segno un paio di dritti importantissimi e brekka nel primo game. Sembrerebbe fatta, ma un breve passaggio a vuoto – merito in verità anche del gioco aggressivo e pulito di Fucsovics – riporta la partita in parità. Il match si decide però poco dopo, al nono game, a cavallo di un’altra interruzione per pioggia. Federer riesce a procurarsi 3 palle break, che non trasforma soprattutto per errori propri, non riuscendo a controllare il dritto. Dopo la breve interruzione, lo svizzero si presenta più concentrato, si procura ancora 2 palle break, e con la seconda un dritto in corridoio di Fucsovics fa tremare il palazzetto arabo. Dopo il cambio di campo, Federer chiude al secondo match point, grazie ancora ad un dritto non controllato da Fucsovics, e conquista così il pass per le semifinali, dove affronterà il vincente la testa di serie numero 6, Borna Coric.
Nel pomeriggio Gael Monfils era riuscito a venire a capo del lituano Berankis, numero 113 ATP, solamente al terzo. In realtà il numero 2 francese (che da lunedì tornerà a essere il numero 1, scavalcando Pouille) aveva deciso di complicarsi la vita da solo: dopo aver vinto agilmente il primo parziale ed essersi portato 5-4 e servizio, aveva dilapidato il vantaggio accumulato facendosi brekkare proprio in dirittura d’arrivo. Nel tiebreak era poi stato effettivamente bravo Berankis a procurarsi un prezioso minibreak grazie ad un gioco aggressivo e vario, e a proteggerlo col servizio. Berankis aveva poi mollato definitivamente nel terzo set, chiuso da Monfils con un netto 6-2. Con questa vittoria, il francese – imbattuto da 8 partite – raggiunge la terza semifinale dell’anno, dopo quelle di Sofia e Rotterdam (dove aveva vinto, sconfiggendo in finale Stan Wawrinka).
La Monf se la vedrà in semifinale con Stefanos Tsitsipas, che ha sofferto molto più del previsto contro il polacco Hubert Hurkacz, numero 77 ATP. I due si erano già sfidati poco più di una settimana fa nel primo turno di Marsiglia, dove Tsitsipas si era imposto dando così inizio alla cavalcata che lo aveva poi portato a vincere il torneo. Nella giornata di oggi la partita, decisamente piacevole, si è mantenuta su binari decisamente più equilibrati, merito soprattutto di Hurkacz che ha coperto bene il campo obbligando il greco in più di una circostanza ad allungare lo scambio per portare a casa il punto.
Dopo aver trascinato il set al tiebreak nel primo set, poi vinto, la strada sembrava in discesa per Tsitsipas, che era riuscito a prendere il largo anche nel secondo parziale grazie a un break conquistato nel terzo gioco. Ma le insidie per il greco non erano ancora finite, e così, dopo aver mancato la palla break del 4-1, subiva il ritorno di Hurkacz che dopo 4 palle break non sfruttate riusciva comunque a riportare la partita in parità, giocando un tiebreak perfetto. Le energie del polacco erano però inevitabilmente calate dopo lo sforzo profuso nel secondo set, così come le percentuali al servizio (scese dal 75% al 50%): nel terzo set Tsitsipas riusciva dunque subito a brekkare due volte, chiudendo poi con il punteggio di 6-1.
Risultati:
[5] S. Tsitsipas b. H. Hurkacz 7-6(4) 6-7(1) 6-1
G. Monfils b. [Q] R. Berankis 6-1 6-7(3) 6-2
[6] B. Coric b. N. Basilashvili 4-6 6-2 7-6(1)
[2] R. Federer b. M. Fucsovics 7-6(6) 6-4
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