Quando si scende in campo contro Kyrgios qualche speranza di portare a casa il match ce l’hai, perché non si sa mai a cosa stia pensando l’australiano. Il problema è che se per qualceh motivo sta pensando al match le cose si complicano terribilmente ed evidentemente Nick non aveva dimenticato le partite precedenti contro Seppi, giocate solo negli Slam sul cemento – la prima a New York, le altre due a Melbourne. Quelle australiane sono state delle vere e proprie battaglie, e se la prima volta Kyrgios aveva in qualche modo portato a casa il match, la seconda era finita molto male, con quel 8-10 al quinto che non si ripeterà mai più, viste le novità introdotte dallo slam australiano. Ad ogni modo non è certo detto che questo sia sufficiente per garantire una particolare attenzione ma stavolta Nick è stato centrato sin dall’inizio, predisponendosi persino ad una partita di estrema pazienza. Forse Seppi non doveva fare l’errore di dargli una mano, come nella seconda palla break del primo game del match, con un dritto lungo che ha subito rasserenato Kyrgios. Che però poi ha fatto il resto, giocando molto bene sia al servizio – appena tre punti persi nel primo set – sia in risposta, con un nono e ultimo game del parziale da incorniciare e chiuso con una splendida risposta di rovescio.
Il secondo set non è filato via così liscio, nonostante Kyrgios si sia trovato subito avanti per 3-1 e servizio, ma forse l’australiano non aveva apprezzato l’eccessiva fortuna che gli aveva procurato il break, con una risposta che il nastro faceva morire dalla parte dell’italiano. Così già nel game successivo l’australiano si incartava, e dopo che era stato 40-15 era costretto a salvare 4 palle break, una in con un dritto fantastico – o incosciente, fate voi. Ma l’incantesimo si era un po’ spezzato e nel turno successivo Nick tornava l’indolente bad boy che sappiamo, con un paio di discese a rete senza senso, punite da Seppi, che nel game successivo completava un parziale di 12 punti a 2. Sembrava che il match potesse girare ma Nick si aggrappava al servizio, superava un altro momento di difficoltà nell’undicesimo game, quando si trovava sul 15-30 e poi veniva ancora sorprendentemente aiutato da Seppi, che nell’ultimo game combinava un paio di pasticci.
Un buon Kyrgios per circa tre quarti d’ora quindi, che non è sembrato prontissimo per il match contro Nadal, che dal canto suo ha liquidato senza patemi Zverev il grande, limitandosi ad accelerare quando era il momento. Però, al solito, dipende tutto dall’australiano. Ultimamente non è certo stata una garanzia.
Primo turno
[1] R. Nadal b. M. Zverev 6-3 6-3
N. Kyrgios b. A. Seppi 6-3 7-5
[3] J. Isner b. A. Mannarino 6-3 4-6 6-3
S. Querrey b. [LL] G. Garcia Lopez 6-3 6-2
[SE] M. McDonald b. [WC] E. Nava 6-1 6-3
C. Norrie b. Y. Nishioka 6-2 2-6 6-2
[4] D. Schwartzman b. M. Copil 6-3 4-6 6-1
[5] A. De Minaur b. N. Jarry 7-6(5) 7-6(2)
F. Lopez b. D. Lajovic 6-7(3) 6-2 7-5
[WC] D. Ferrer b. T. Sandgren 7-6(5) 7-6(3)
[2] A. Zverev b. [Q] A. Popyrin 6-3 6-3
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