[1] S. Tsitsipas b. [2] A. de Minaur 2-4 4-1 4-3(3) 4-3(3)
Stefanos Tsitsipas domina le NextGen ATP Finals e, senza perdere un incontro, si laurea miglior Under 21 della stagione in corso chiudendo l’anno a numero 15 del mondo scalando 76 posizioni da gennaio. E, ciliegina sulla torta, pur senza conquistare punti ATP in questa occasione, porta a casa un assegno di oltre 400 mila dollari.
Tsitsipas ha un anno anagrafico e tanta esperienza in più ma specialmente dieci centimetri d’altezza abbondanti di margine accompagnati da quindici chili di muscoli che invece nel complesso mancano al giovane australiano. Questo già basterebbe a mettere un abisso tra loro ma l’inizio della partita recita un’altra storia. Speedy Demon, come è stato soprannominato, va veloce, mette i piedi dentro al campo, in risposta e al servizio, e si prende il primo set con break letale nel quinto game. Serve proprio questa doccia fredda per scuotere il greco e permettergli di entrare in partita, rispondere e mischiare un po’ le carte conquistando facilmente il secondo set. de Minaur non fa propriamente gioco, è bravo a reagire passando velocemente dalla difesa all’attacco ma se viene pressato con costanza rivela il suo tallone d’Achille. Alex però combatte, lotta come un leone ed è sempre propositivo. Ogni punto per lui è un match point e se non fosse per il servizio, il greco avrebbe seri problemi a stargli a ruota. L’equilibrio porta al tie break nel terzo parziale che si gioca inizialmente punto a punto con il servizio a dominare. Basta un attimo però per rompere l’equilibrio che in questo caso è una risposta vincente del greco che ne decide l’esito. de Minaur è una continua gioia per gli occhi. Non molla mai, non dimostra mai un segno di sconforto neanche quando il punteggio lo condanna ma è troppo leggero per fare partita pari con uno di quelli che vengono considerati i prossimi pesi massimi del futuro del tennis. Lui ha ancora un paio d’anni di margine, grande intelligenza e capacità di soffrire, roba non da poco ma non ancora abbastanza. Però abbastanza da annullare due match point con il consueto inesauribile coraggio quando si trova sotto 30-40 e 2-3 nel quarto set e vendere cara la pelle portando il parziale al tie break e lottando su ogni punto ma Tsitsipas è troppo forte per ora e il titolo è suo.
Alex de Minaur chiude una stagione favolosa che l’ha visto salire da numero 208 a gennaio a 31 odierno e la manifestazione si chiude con un ritrovato Andrey Rublev, finalista lo scorso anno che, dopo l’anno travagliato dagli infortuni, ha fatto vedere un gran tennis conquistando il terzo posto nella “finalina” contro Jaume Munar, altro giovane che promette belle cose. Il futuro sta chiamando e arriverà presto.
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