Victoria Azarenka è salva, almeno per il momento. La bielorussa è riuscita a chiudere in suo favore un match molto sofferto contro Kurumi Nara nel suo esordio al WTA Premier di Tokyo dopo aver sprecato tante chance lungo il corso della partita conclusasi 6-4 7-5 in quasi due ore di gioco.
Prova con diversi alti e bassi per la numero 1 del mondo, il problema semmai è che certe dinamiche non regalano spazio all’ottimismo in vista dei turni futuri, anche per un possibile problema alla gamba sinistra manifestatosi negli ultimi punti quando ha fatto molta fatica nel chiudere la partita. Si fosse allungata al tie-break, o anche al terzo set, la situazione sarebbe diventata ancor più complicata.
Per i primi 7 game e mezzo si è vista un’ottima versione di Azarenka, che limitava la potenza della propria prima palla di servizio per aumentarne però la percentuale in campo e mandare in difficoltà la piccola giapponese, che quando era chiamata al servizio era spesso in sofferenza. Salvato uno 0-40 nel primo game, una quarta palla break sull’1-1, alla quinta ha ceduto il servizio e per la bielorussa tutto è sembrato mettersi in velocità da crociera. Sul 5-2 e servizio la percentuale di prime in campo era superiore al 90% e sebbene provasse di rado a tirare forte per chiudere il punto direttamente, la sicurezza che mostrava faceva sì che il match avrebbe dovuto concludersi con una discreta facilità. Sul 30-30, alla seconda seconda palla di servizio dell’intero parziale, veniva infilata dalla risposta di Nara e da lì, a poco a poco, è nata una seconda partita. Questo radicale cambiamento nell’inerzia è il problema vero dell’Azarenka attuale, che fa una gran fatica a ritrovare una buona versione di sé per essere competitiva ai più alti livelli. Da lì ha perso il controllo della situazione, ha perso il primo turno di battuta e ha rischiato sul 5-4 di perdere anche il secondo quando Nara, a quel punto molto più convinta, sfruttava alla perfezione il campo creando angoli molto stretti e facendo crescere le difficoltà e il nervosismo dell’avversaria.
Salvatasi, Azarenka ha chiuso il set poco più tardi con un nastro favorevole e trovava un nuovo break in apertura di secondo set. L’azione era però sempre più altalenante e Nara rientrava immediatamente, salvandosi ancora da 0-40 sull’1-1 per salire avanti e brekkare per la seconda volta la bielorussa fino ad arrivare al 3-1 30-30. Qui la numero 125 del mondo ha pasticciato, ma nelle fasi finali è stata di nuovo protagonista di una coraggiosa azione nel tentativo di rimanere agganciata alla partita. Sotto 4-5 ha annullato un primo match poi alla quarta chance è riuscita ad acciuffare la parità. In un nuovo game combattuto al servizio (21 le palle break concesse in totale) ha dovuto cedere al sedicesimo punto però, prima di cedere definitivamente, ha annullato altri 2 match point sul 6-5 Azarenka capitolando definitivamente al quarto concesso. “Vika” al prossimo turno affronterà Ashleigh Barty, che in mattinata aveva superato 6-4 3-6 7-5 CoCo Vandeweghe.
Tra gli altri risultati, spicca l’eliminazione di Sloane Stephens che dopo Wimbledon cade ancora una volta sotto i colpi di Donna Vekic, che si è imposta 6-4 6-4 e ora ritroverà Johanna Konta, contro cui ha disputato due maratone nel 2017 di cui quella di oltre 3 ore a Wimbledon. Infine, Barbora Strycova ha superato 6-3 6-3 Zarina Diyas mentre Alison Riske ha avuto la meglio con un doppio 6-4 di Eugenie Bouchard nella sfida tra qualificate.
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