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Sharapova: “Suarez Navarro ha giocato una gran partita, ha fatto tutto bene”

Cosa ti è piaciuto meno del tuo gioco stasera?
Non essere stata capace di alzare il livello tra una partita e l’altra, in un crescendo che avevo la speranza fosse di sette partite, come necessario in uno Slam. Troppi alti e bassi.
Puoi indicare a cosa è stato dovuto?
Beh credo che se ci fossi riuscita subito, avrei cambiato la partita immediatamente. Penso sia sempre un lavoro in corso, riconsiderare, guardare sempre avanti.
Puoi dirci cosa ha fatto bene Carla, come ti ha fermato stasera?
Ha giocato davvero bene, ha fatto tutto molto bene. Credo che con le condizioni di oggi la sua palla rimbalzasse verso di me più alta, più che con le mie tre precedenti avversarie. Non ho sfruttato bene le mie occasioni, intendo le palle che erano un po’ più corte, ho esitato a fare un passo avanti, quando ho attaccato ho fatto errori non forzati, soprattutto col dritto anomalo.
Fine della stagione Slam, non della stagione in generale. Credo avessi più speranze negli Slam quest’anno.
Certamente.
C’è qualcosa che puoi puntualizzare che è stato diverso stasera rispetto alle tre precedenti partite?
La mia avversaria era diversa. Posso dirlo per tutti i tornei. Ogni turno trovi situazioni diverse, sfide differenti. Oggi le condizioni hanno favorito più il suo gioco che il mio. Io posso biasimarmi per non aver ribaltato le cose, non essere stata veloce a sufficienza ad analizzare il tutto, a realizzarlo e essere reattiva abbastanza.
Cosa ti ha sorpreso del suo gioco oggi? 
Non sono mai sorpresa da un’avversaria che è arrivata agli ottavi. Non può sorprendermi una giocatrice con la sua esperienza e tante partite alla spalle lungo tutta la sua carriera. Ha giocato una gran partita, ha fatto tutto bene, è stata solida quanto necessario e mi ha costretta a sbagliare. Si è mossa molto bene. Sono cose che tutti noi ci aspettiamo prima di affrontare una sfida con una giocatrice come lei.
Sapevi che era il suo compleanno?
No.
Lei hai fatto un regalo. Non sembra, ma lo hai fatto.
È il modo in cui va il tennis.
Ami ancora questo gioco?
Certo.
Credi sia il momento più duro della tua carriera?
Duro è quando sei un adolescente e hai poche centinaia di dollari senza sapere come sarà il futuro e dove andrai a finire. Hai solo un sogno. Credo sia molto peggio che avere trentuno anni e avere l’opportunità di fare ciò che vuoi nella tua vita.

Matteo De Laurentis

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Matteo De Laurentis

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