Puoi descriverci gli aspetti fisici e mentali della sfida di questa notte?
È stata una partenza difficile per me, dopo il primo set poi l’incontro è diventato più normale, resta comunque una sfida difficile contro un grande avversario. Fisicamente è stata difficile perché le condizioni erano dure lì fuori. Lui ha giocato molto bene, mi spiace per lui, è una grande persona, tra i migliori nel tour. Gioca e si allena sempre con molta serietà. Spiace per lui perché arriva nel momento in cui ha fatto tutto bene per vincere il match. Ho combattuto fino alla fine, forse nel momento decisivo la fortuna è girata un po’ verso me. Adesso avrà due giorni di riposo e probabilmente riuscirò ad essere al 100% in semifinale.
Una delle caratteristiche per cui è famoso lo US Open sono i tanti match che finiscono oltre l’1:30 di mattina. Adesso anche tu hai questo match, confrontando questo incontro con quelli dei tuoi precedenti trionfi, è tra quelli che ricorderai di più anche per il fatto di aver finito a notte inoltrata?
Non per questo. Sicuramente è un incontro importante per il livello del tennis, la tensione. Quando accadono cose così l’atmosfera e il pubblico rendono tutto speciale, la gente è coinvolta. Felice di aver partecipato a questo match ma non perché è finito alle 3 di mattina.
Sei arrivato nei quarti di ogni Slam quest’anno. Hai cambiato qualcosa per far si che accadesse? Negli allenamenti o nella programmazione?
L’anno scorso non è successo per poco, era vicino alla vittoria nel quinto contro Muller a Wimbledon. non è il momento di analizzare questo dato adesso, ma sicuramente gli infortuni dal 2012. Non ho giocato in Australia e ho mancato Wimbledon, cioè l’ho giocato ma col ginocchi distrutto. L’anno dopo 2013 e anche 2014 ho saltato l’Australia, non sono riuscito a giocare bene lo US Open. Nel 2014 ho giocato davvero male dopo tutto. Nel 2016 l’infortunio al polso al Roland Garros.
Questa sono tutte le cose che mi sono successe dal 2011, la storia della mia carriera. Probabilmente ho saltato molti Slam comparando la mia carriera a quella degli altri top player. Felice comunque di essere nei quarti in tutti gli Slam, grande risultato.
La storia delle tue sfide contro del Potro, ripensando al match di Wimbledon, cosa ti aspetti tra due giorni?
Sarà dura, Juan Martin è un grande giocatore sull’erba, è un gran giocatore dappertutto, ma sicuramente affrontarlo sul duro è un livello più alto per me personalmente come per lui è più complicato affrontarmi sulla terra. Sarà una grande sfida, Un match in cui devi giocare molto bene e lui lo sta facendo, so che dovrà esprimere il mio miglior gioco per avere qualche chance di successo. Credo di essere salito di livello negli ultimi tre set giocati. È stato un passo avanti nel torneo, spero di continuare su questa strada.
C'è anche Flavio Cobolli al Fan Village delle Nitto ATP Finals di Torino. Ventiduenne romano…
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…