B. Coric b. F. Tiafoe 6-7(0) 6-1 6-7(11) 6-1 6-3
Vedrete che domani leggerete delle grandi emozioni che solo la Coppa Davis può dare, sarà anche vero ma insomma le cinque partite di Croazia-USA dal punto di vista squisitamente tecnico non entreranno nella top10 delle partite più belle dell’anno. E forse neanche nella top100. Però è indubbio che anche l’ultimo match ha regalato quello che parte del pubblico, quello che piagnucola sulla tradizione perduta, si aspettava. Magari per completare l’opera ci voleva un altro tiebreak, ma considerato come erano finiti i primi due per Coric e i croati è stato meglio evitare. D’altra parte la partita, durata 4 ore e 10 minuti, è stata una sorta di metafora dell’intero week end. Dopo venerdì la Croazia sembrava già in finale e la sconfitta del doppio di ieri, solo al tiebreak del quinto set, poteva apparire più o meno come un piccolo incidente. Poi, quando Cilic ha subito quella terribile serie nel tiebreak del secondo set contro Querrey, da 6-1 a 6-8, si è capito che le cose si erano complicate. Allo stesso modo, dopo il 6-1 del secondo set, il tiebrak del primo poteva essere solo la concessione ad un avversario che ha combattuto lealmente ma che mai aveva dato l’impressione di poter vincere. E quando Coric, sul 5-2 del terzo set è andato a servire, la festa era già pronta. Ma ingolosito dalle prodezze del compagno, anche Coric si è prodotto in un harakiri niente male, precipitando dal 5-1, in game stavolta, al 5-6. Questo senza che Tiafoe facesse chissà cosa, con quell’aria tranquilla, molto yankee se volete, forse ancora di più di Sam Querrey. Ma insomma quando il tiebreak si è incattivito, risolto da un ace di Frances solo al ventiquattresimo punto, ecco che a quel punto i croati hanno pensato che questa dannata Davis sarebbe ancora sfuggita. Invece Coric semplicemente oggi era più forte di Tiafoe, e il terrorizzato Borna del tiebreak ha lasciato il posto ad un giocatore più rilassato, che ha cominciato a tirare colpi più pesanti, invece che i tremebondi della parte finale del terzo set, e tanto è bastato per sgretolare Tiafoe, che ha continuato a fare il compitino, sperando forse che in prossimità del traguardo Coric replicasse l’incredibile terzo set. Invece stavolta Borna ha tenuto e per evitare problemi ha anche chiuso sul servizio di Tiafoe, con un colpo che oggi gli ha dato tanto, la risposta stretta di rovescio. Col sollievo di tutti, a partire da Marin Cilic.
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