Quanto eri nervoso all’ingresso in campo stasera e quanto era importante cominciare velocemente? L’ho notato in particolare nel secondo game di servizio, quando eri sotto 15/40 e hai trovato il modo di recuperare, suppongo.
Come ho spiegato prima, per qualche ragione, ogni volta che gioco a casa, mi perdo un po’ con il pubblico. Mi sono divertito oggi. Davvero bello essere sul centrale con tante persone a guardarmi. Oggi sono stato solido al servizio e ho brekkato presto, ho tirato i miei colpi, sono stato sul pezzo insomma. Una di quelle partite dove tutto è andato bene per me. Una bella sensazione, spero continui.
Hai detto di aver visto anche la partita di Felix prima della tua. Cosa ne pensi? Credi sia speciale che entrambi siate al secondo turno?
Tifavo per lui negli spogliatoi e al ristorante dei giocatori. È un gran bel momento per la sua carriera, un ottimo ingresso nel tour prima dei diciotto anni. Sono felice per lui e fiero di lui. Ovviamente la sua vittoria mi ha caricato, mi sono detto “ok, mandiamo due giovani canadesi al secondo turno”. Credo sia un gran giorno per il nostro tennis.
Ci sono stati un paio di giochi in cui hai fronteggiato delle palle break e in quel momento hai servito benissimo. Come hai trovato il ritmo al servizio in una fase così delicata?
Oggi ho servito davvero bene. Ho lavorato molto su questo colpo con mia madre, oggi ho mostrato i progressi fatti. Come ho detto prima, oggi avevo solo sensazioni positive, quindi può essere che in qualche momento fossi un po’ distratto al servizio. Ma nei momenti importanti ho servito bene e ne sono felice. Ovviamente non sempre va così, ma quando la giornata va in questo modo mi dà grande fiducia.
Cosa rende tua mamma un grande coach?
La sua cucina (sorride)… No, in primo luogo lei è un’ottima madre fuori dal campo, dandomi spazio e amandomi. In campo è molto rigida e mi rende disciplinato. In campo non è mia madre. Credo che abbiamo trovato un ottimo equilibrio insieme e nelle ultime due settimane è andata benissimo. Mi sento molto migliorato. Sta lavorando molto bene sul mio gioco. Onestamente credo abbia un’ottima visione del gioco e conosce il mio perfettamente, meglio di me. Questo mi fa pensare che sia un ottimo allenatore per me e che possa lavorare bene con me. Lei sa come tirarmi fuori dai momenti duri e farmi tornare ad essere in fiducia.
Ora c’è Fognini.
Nelle ultime due settimane ha giocato un tennis incredibile e questo ha mostrato come sia anche un giocatore da campi duri, per cui sarà una partita difficile. Penso che se sarò in grado di fare il mio gioco, allora potrò lottare e avere possibilità di vincere. In ogni caso è una sfida da affrontare, però il modo in cui ho giocato oggi mi rende fiducioso.
Questo torneo, questa volta è un po’ diverso per te. È la prima volta che hai dei punti da difendere e il tuo viso è su tutti i cartelloni pubblicitari. Hai cambiato il tuo approccio al torneo?
No, come ho detto prima, la Rogers Cup per me non è mai un’altra settimana nel tour. È una settimana bonus. Gioco a casa. È un onore per me giocare di fronte ai miei tifosi. Quindi non penso ai punti. Ho solo diciannove anni, anche se non li difendessi avrei possibilità nei prossimi anni di fare semifinale o chissà, quindi non ci penso. Vado solo in campo e cerco di divertirmi. Potrei perdere a ogni turno. Tutti sono forti. Tutti possono battermi e io potrei batterli tutti, dipende dalla giornata. Spero solo di giocare del buon tennis. Sicuramente cercherò di dare spettacolo e lotterò ad ogni punto, finché posso.
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