ATP Washington: è arrivata la next generation

A Washington domina la NextGen: Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas e Alex de Minaur sono tre dei quattro semifinalisti del Citi Open e potrebbe esserci l’en plein se Andrey Rublev vincerà contro Denis Kudla nel quarto di finale posticipato a sabato a causa della pioggia. La giornata si è aperta con il ritiro di Andy Murray dovuto alla stanchezza. “Sono esausto dopo aver giocato così tanto negli ultimi quattro giorni e devo fare attenzione e ascoltare il mio corpo provenendo da uno stop così lungo” ha annunciato l’ex numero uno del mondo aggiungendo che salterà anche la Rogers Cup per prendersi un periodo di riposo e prepararsi al meglio per Cincinnati. Via libera dunque ad Alex de Minaur, che raggiunge la terza semifinale stagionale (e in carriera) a livello ATP dopo la doppietta Brisbane e Sydney a gennaio, e che giocherà contro il vincente della partita tra Andrey Rublev e Denis Kudla. Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas si giocheranno l’altro posto in finale.

Alexander Zverev ha vinto in rimonta contro Kei Nishikori (segnando il record stagionale di 39 vittorie a fronte di 11 sconfitte) superando senza problemi anche l’interruzione di due ore dovuta alla pioggia mentre stava servendo sul punteggio di 3-2 e 30-30 in suo favore nel terzo set subito dopo aver messo a segno il break a zero. Sascha è riuscito a mantenere la concentrazione e a riprendere in mano il gioco come stava facendo prima dello stop. Ha confermato subito il break e ha preso nuovamente il servizio del giapponese portandosi 5-2 e servizio. Forse un po’ troppo sicuro del risultato, forse impaziente di finire, Sascha ha giocato con un po’ di leggerezza e Nishikori si è fatto trovare pronto infilando un parziale di otto punti a zero con cui gli ha strappato il servizio e si è fatto sotto 4-5. Il tedesco però non ha avvertito alcuna pressione e con un turno di battuta a zero ha chiuso il match. All’inizio giapponese è partito bene, velocissimo di piedi, sempre in anticipo in risposta, ha vinto il primo parziale 6-3 grazie al break messo a segno a zero nel sesto game. A parte questo piccolo black out da parte del tedesco però la partita era in equilibrio. Scambi velocissimi che si risolvevano in favore di uno o dell’altro in base a chi dei due riusciva a mettere per primo i piedi in campo per tirare il vincente. Nel secondo set Sascha, dopo aver salvato due delicatissime palle break nel secondo game, ha alzato prepotentemente il livello del gioco grazie al dritto, giocato con un apertura un po’ più breve che gli ha permesso di non perdere campo e di spingere allo stesso modo con entrambi i fondamentali e chiudere 6-1. È proprio il dritto, meno macchinoso e più penetrante il valore aggiunto del tedesco in questi giorni. Se prima perdeva campo dal lato destro adesso lo guadagna e se si aggiunge quel rovescio che è una perfetta fusione di precisione e potenza, per gli altri diventa complicato portargli via qualche punto da fondo.

Stefanos Tsitsipas, alla terza semifinale stagionale, ha superato 6-3 6-4 David Goffin in un’ora e venti minuti gioco durante le quali il risultato non è mai stato in discussione. Praticamente ingiocabile al servizio, Tsitsipas si è portato avanti di un break nel quarto game del primo set e in apertura del secondo mantenendo sempre il controllo del gioco e annullando senza problemi le tre palle break concesse. Anche Goffin ne ha concesse solo tre ma due seconde palle troppo morbide, che Tsitsipas non si è lasciato sfuggire, gli sono state fatali.

Quarti di finale

[1] A. Zverev b. [7] K. Nishikori 3-6 6-1 6-4
[10] S. Tsitsipas b. [3] D. Goffin 6-3 6-4
A. de Minaur b. A. Murray W/O
[16] A. Rublev vs D. Kudla