Brutta sorpresa per gli appassionati di tennis in Russia perché la grande speranza di questa settimana al WTA International di Mosca, Daria Kasatkina, è già fuori dal torneo. La ventunenne di Togliatti è stata battuta 6-4 2-6 6-4 dalla coetanea Tamara Zidansek, slovena, che ha fatto il proprio ingresso in top-100 poco più di un mese fa vincendo il titolo WTA 125k di Bol.
Una bella partita, quella di Zidansek, che ha sfidato Kasatkina con le stesse armi della russa: profondità e varietà. A questo ci ha anche aggiunto tanto coraggio perché nelle fasi finali dell’incontro è stata lei a prendersi la vittoria più bella della giovane carriera trovando quasi sempre la linea nel palleggio da fondo campo. Daria ha pagato carissimo una giornata molto deficitaria al servizio, dove ha segnato 10 doppi falli e pur riducendo drasticamente il dato dai 7 del primo parziale ce n’è stato uno in particolare che è divenuto gravissimo nell’equilibrio di una partita molto livellata. Nel terzo set la russa aveva mancato di concretizzare i primi due break di vantaggio venendo sempre riacciuffata cedendo il servizio appena dopo. Sul 2-3 aveva risposto molto bene al primo momento di pressione tenendo la battuta e poi, ancora, chiudendo a suo favore il settimo gioco rientrando da 30-0. Nel momento migliore, il doppio fallo che ha aperto l’ottavo game ha fatto nuovamente crollare la russa, spentasi di colpo e incapace di vincere anche solo un punto fino al nuovo, immediato riaggancio. Zidansek ha poi alzato il livello prendendosi meritatamente la vittoria, ma in questi test Daria dimostra di avere ancora molto su cui lavorare. Sarà interessante, nel prossimo trittico di tornei importanti (Montreal, Cincinnati e US Open) vedere cosa saprà fare anche per capire le reali possibilità di vederla al Master di fine anno. Singapore: al momento è la sesta giocatrice nella Race, quindi in piena lotta, e mancano solo 5 tornei che consegnano tanti punti. Oltre ai 3 già citati, Wuhan e Pechino a ottobre.
La slovena, ai quarti, avrà Laura Siegemund che ha superato 6-0 6-3 Kateryna Kozlova. L’ex top-30, rientrata ad aprile dopo il grave infortunio al ginocchio del 2017, è al secondo quarto di finale consecutivo a livello WTA. A Bucharest fu fermata da Petra Martic, qui avrà la chance di provare a fare qualche gradino in più anche perché in un’eventuale semifinale avrebbe o Anastasia Potapova o Valentyna Ivakhnenko, rispettivamente 204 e 199 del ranking femminile. Intanto, per lei che adora la terra battuta, ci sarà il rientro in top-200.
Le prime due partite del giorno avevano visto sugli scudi Aliaksandra Sasnovich e Anastasija Sevastova. La bielorussa si è imposta 7-5 6-2 contro Evgeniya Rodina e sfiderà proprio la lettone al prossimo turno, con la numero 3 del seeding che ha faticato tantissimo per prevalere contro la lucky loser Irina Bara. 6-2 6-7(5) 6-4 il punteggio finale dopo che tutto sembrava in discesa, sul 6-2 3-0 e servizio per la numero 20 del mondo. La rumena è risalita, ha strappato due volte la battuta alla sua avversaria quando questa serviva per chiudere l’incontro e nonostante un recupero da 5-1 a 5-5 è riuscita ad arrivare al set decisivo, dove ha anche avuto un break di vantaggio. Nelle fasi finali, però, la maggiore esperienza di Sevastova ha prevalso.
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