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Danilovic e Potapova ai quarti: al WTA di Mosca splende l’annata 2001

Giusto una settimana fa, celebrando il traguardo simbolico di Dayana Yastremska come prima teenager maschio o femmina a raggiungere la top-100, facevamo qualche accenno a tutte le giocatrici nate nel nuovo millennio che stano già scaldando i motori per seguire le orme della tennista ucraina. Ora eccoci qui, a raccontare di due giocatrici nate nel 2001 capaci di approdare nei quarti di finale dello stesso torneo WTA.

A Mosca, nel neonato ‘Moscow River Cup’, Olga Danilovic e Anastasia Potapova sono approdate tra le migliori 8 del tabellone per un evento che, statistiche alla mano, a livello WTA non capitava dal torneo di Rabat nel 2007 quando Caroline Wozniacki e Alizé Cornet e furono entrambe sconfitte, la danese contro la qualificata rumena Irina Raluca Olaru e la transalpina contro Aleksandra Wozniak.

Danilovic, serba, vincitrice in doppio a livello junior del Roland Garros, Wimbledon e US Open, sta emergendo come grande amante della terra battuta. I quarti di finale a Mosca seguono infatti il titolo nell’ITF da 60.000 dollari di Versmold dove ha travolto tutte le avversarie tranne giusto l’ex top-30 Laura Siegemund, in finale, a cui riservò un 6-1 6-3 solo dopo aver perso 7-5 il primo. In Russia aveva perso all’ultimo turno di qualificazioni contro Paula Badosa Gibert, ma da lucky loser ha sfruttato al massimo l’occasione battendo due top-100 come Anna Karolina Schmidelova (vincitrice in stagione di un titolo, a Bogotà, su terra) e Kaia Kanepi, numero 49 del mondo, che sarebbe anche la giocatrice dalla miglior classifica battuta in carriera non fosse però che in Fed Cup, a febbraio, Olga brillò con un impressionante 6-2 6-4 ai danni di Anastasija Sevastova numero 15 del ranking.

Mancina, figlia del grande cestista Pedrag ‘Sasha’ Danilovic, ha nel servizio e nel dritto i colpi migliori, dimostrando anche grande mobilità su questa superficie e portando a 40 le vittorie ottenute nelle ultime 52 partite. Oggi il 7-6(3) 7-5 ai danni di Kanepi è maturato con un primo set dove era partita fortissimo, poi ha subito il rientro della rivale e ha girato definitivamente il set dalla sua parte quando tutto sembrava essersi irrimediabilmente compromesso: aveva servito per il set sul 5-4 ma poco dopo era costretta a salvare, in tutto, 5 set point. Tirando fuori un gran carattere ha risalito la china e nel tie-break ha chiuso con un ace al centro, uno dei 10 scagliati nella sua partita.
L’estone si faceva spesso propositiva in risposta ma non arrivava mai al break nei momenti dove veramente contava. Oltre alle 5 chance mancate sul 6-5, ne sono arrivate altre 6 sull’1-1 nel secondo set e Danilovic si è sempre salvata sfruttando anche la grande curva mancina da sinistra. Kanepi sembrava un po’ in difficoltà dal punto di vista fisico, ma un po’ di tensione da parte della serba le aveva permesso di rientrare nel match da 4-2 a 4-4. Nonostante il momento di leggera difficoltà, Olga ha continuato a muovere l’avversaria cambiando spesso la direzione dello scambio e forzandola a tanti errori, alcuni dei quali nei momenti decisivi sia sul 4-5 che sul 5-6. Al quarto match point, l’ultimo errore della numero 8 del seeding ha fatto esultare la giovanissima tennista di Belgrado che sta continuando un percorso di crescita molto interessante. Probabilmente, ora, l’ostacolo sarà di quelli insuperabili perché venerdì si troverà di fronte Julia Goerges, numero 10 del mondo e numero 1 del seeding, ma nelle ultime 3 settimane ha guadagnato quasi 100 posti nel ranking e continua a suscitare ottime impressioni.

Potapova, russa, una delle giocatrici usate come volto promozionale del piccolo evento di casa, è un’altra che a livello junior ha vinto di tutto e già alla fine del 2016 aveva deciso di buttarsi definitivamente nel professionismo perché non aveva più nulla da chiedere. Già alla fine della scorsa stagione era nei pressi delle prime 250 con anche l’esordio Slam a Wimbledon, passando dalle qualificazioni. Come Danilovic, anche lei è molto presente in campo come tenacia anche se forse paga ancora una maggiore esposizione alle proprie emozioni. Nulla di male, anche perché oggi la partita se l’è presa di forza, proprio come Olga. Nella fase finale del primo set contro Kristyna Pliskova ha salvato tre pesantissime palle break sul 4-4 sfruttando il momento a suo favore per vincere il successivo game di risposta e portarsi avanti di un set. Nel secondo al servizio è stata quasi insuperabile, cominciando con game di battuta in cui saliva sempre 40-0.
Ha preso un primo break sul 3-2, salvo perderlo immediatamente e vivere, come la serba, una fase un po’ delicata. Di nuovo, però, sul 4-4 ha alzato il livello tornando prima a essere inviolabile alla battuta e poi, sul 5-4, un nuovo break a suo favore, alla quarta chance, per mettere la firma sul 6-4 6-4 conclusivo che la proietta tra le migliori 8 del torneo.

Ci saranno importanti salti in avanti per entrambe, con 30 posizioni guadagnate e un avvicinamento sensibile alle prime 150. Domani, Potapova può essere quella che arriverà a un passo da questo limite perché la sfida contro la qualificata connazionale Valentyna Ivakhnenko può spingerla ancora più avanti. Nel torneo dove Goerges sembra la grande favorita per un nuovo titolo, fino ad ora sono state due giocatrici del 2001 a rubarle la scena.

Risultati

[1] J. Goerges b. N. Vikhlyantseva 6-2 7-6(2)
[LL] O. Danilovic b. [8] K. Kanepi 7-6(3) 7-5
[Q] V. Ivakhnenko b. [Q] V. Flink 7-6(4) 6-4
[WC] A. Potapova b. Kr. Pliskova 6-4 6-4

Diego Barbiani

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