[5] J.M. del Potro b. [3] M. Cilic 7-6(5) 5-7 6-3 7-5
Juan Martin del Potro vince una partita complicata, l’argentino si qualifica così per la semifinale del Roland Garros ed eguaglia il miglior risultato conseguito a Parigi dal 2009, anno in cui si spinse, perdendo poi da Federer, fino in semifinale.
L’incontro tra il numero 3 e 5 del seed è stato tutto fuorché semplice e lineare. Giocato su due giorni, sospeso prima per pioggia e poi rimandato quando era chiaro che l’oscurità sarebbe sopraggiunta e i due non avrebbero fatto in tempo. Match che ha alternato fasi di assoluto equilibrio e fasi in cui uno dei due calava facendo fare bello e cattivo tempo all’altro. Quasi quattro ore, una mercoledì sera e quello che restava oggi (giovedì, ndr), sono servite per decretare lo sfidante di Nadal in semifinale.
Il primo parziale, quasi interamente giocato nel pomeriggio di mercoledì è stato interrotto dalla pioggia, e dell’imminente arrivo dell’oscurità, al tie-break quando i due contendenti si trovavano ancora sul punteggio di perfetta parità sul 5-5. L’equilibrio ha retto anche nel secondo parziale giocato giovedì, la differenza l’ha fatta del Potro che alla ripresa ha subito infilato due punti che hanno di fatto archiviato un primo set equilibratissimo.
Nel secondo Cilic è sembrato più a suo agio sul rosso, muovendo l’avversario e rispondendo meglio. L’incontro sempre comandato dai servizi vedeva del Potro concedere il break, il primo dell’incontro, con un doppio fallo (anche questo il primo dell’incontro per entrambi) al nono gioco. L’argentino si lamentava poi con uno spettatore rimproverandolo personalmente, Cilic però non ne approfittava fallendo l’opportunità di chiudere il parziale. La torre di Tandil comunque in confusione cedeva nuovamente il servizio, e poi lo rifarà in apertura di terzo set, tre giochi al servizio non tenuti consecutivamente, regalando di fatto il secondo parziale e metà del terzo al croato.
Cilic dopo aver pareggiato il set, con un del Potro in confusione non riusciva a sfruttare un comodo vantaggio di 3-1 al terzo, con possibilità di scappare anche sul 4-1 con doppio break. Il numero 3 del seeding dunque subiva la rimonta sorniona dell’argentino che conquistando cinque giochi consecutivi, capovolgeva nuovamente l’incontro in suo favore. Nel quarto parziale tornava l’equilibrio e tornava la personalità di del Potro che gravava sul croato. Cilic, in un set in cui nuovamente entrambi avevano concesso pochissimo al servizio, concedeva un pericoloso 0-40 nell’undicesimo gioco, l’argentino sfruttava l’occasione conquistando il break sulla seconda opportunità valida e chiudeva l’incontro senza rischiare al servizio.
Del Potro oggi ha fatto il fenomeno quasi nei momenti più delicati, tie-break del primo e finale di quarto, non avrà la stessa facilità di gestire in semifinale e di certo non partirà favorito, sia per via degli scontri diretti che lo vedono sotto 9-5 contro lo spagnolo, 0 su 3 su terra di cui un precedente è proprio al Roland Garros nel 2007 e l’ultima sfida tra loro è proprio una semifinale Slam, quella dello Us Open dello scorso anno, appuntamento a cui l’argentino arrivò abbastanza provato.
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