Diverse gioie e un po’ di dolore. Questo, in breve, il bilancio della pattuglia di tenniste azzurre impegnate nelle qualificazioni del Roland Garros. Due le giocatrici che hanno avuto accesso al tabellone principale, Deborah Chiesa e Francesca Schiavone, e grande rammarico per Martina Trevisan, che a quasi 25 anni poteva festeggiare la prima apparizione tra le 128 di un Major ma si è fatta incredibilmente rimontare nel set decisivo quando aveva la partita in mano.
Partiamo dai lati positivi. Chiesa, classe 1996, ottiene la prima apparizione in un tabellone principale di uno Slam dopo il tentativo fallito a Melbourne e lo fa completando al meglio un percorso che era iniziato con uno 0-6 subito contro Priscilla Hon al primo turno. Da lì in avanti la trentina ha sbagliato nulla, vincendo 6 set su 6 e completando l’opera oggi, contro la numero 3 del seeding Arantxa Rus. Adesso bisogna vedere cosa dirà il sorteggio: ci sono partite giocabili (contro Christina McHale, Timea Bacsinszky con grandi incognite dal punto di vista fisico, o contro un’altra qualificata) oppure ci sono quelle più affascinanti ma dove probabilmente la strada sarebbe subito sbarrata (un nome su tutte: Maria Sharapova).
Guarderà con interesse al sorteggio, tra qualche ora, anche Francesca Schiavone che a meno di un mese dai 38 anni completa il tabellone di qualificazione dominando la numero 10 del seeding, Evgenya Rodina. La russa è stata sempre vittima delle trame dell’azzurra, che ha chiuso in un’ora col punteggio di 6-0 6-1.
Tanti rimpianti invece per Trevisan, che aveva una chance enorme contro Grace Min dopo il bel successo di ieri contro Marta Kostyuk e l’iniziale 6-1 faceva presagire un traguardo molto importante per la sua carriera, ma la statunitense ha prima rimesso in piedi la partita con un 6-4 nel secondo set, poi è rientrata da 0-3 e servizio Trevisan nella frazione decisiva, chiudendo al quarto match point per il virtuale 6-0 e la prima qualificazione a un torneo Siam dopo 3 anni.
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