Continuano le buone notizie per il clan azzurro impegnato a Budapest. Dopo le due belle vittorie di Cecchinato e Sonego è arrivata oggi quella di Andreas Seppi che ha demolito quel che restava di Youzhny, costretto a giocare due giorni per liberarsi di Zsombor Piros, nientemeno. E se è apprezzabile lo spirito col quale il russo continua a calcare i campi del tour, nondimeno non si può non essere presi da una certa malinconia nel ricordare lo Youzhny che fu, abituato a ben altri palcoscenici. Oggi però ci si occupava d’altro e quest’altro era un sereno Andreas Seppi, che ha concesso la miseria di tre games ad un giocatore che l’aveva battuto ben cinque volte su sette, anche se l’ultima quasi quattro anni fa, quando erano giovani, più o meno. Seppi così è arrivato ai quarti di finale dopo un allenamento di poco più di un’oretta, buono per prepararlo al match contro Basilashvili, che dopo aver battuto Lorenzi ha centrato il bersaglio grosso rinviando le pretese di Denis Shapovalov, che sarà campione ma soffrirà sempre un po’ sulla terra. Il canadese è sembrato a lungo inerme nei confronti di uno che sbagliava poco ma che non dava certo palle troppo complicate da giocare.
La sorpresa più grossa comunque doveva ancora venire, perché se la sconfitta del canadese trova una qualche spiegazione nelle carattestiche di gioco dei due, non si sa davvero cosa si deve pensare della vittoria dell’australiano John Millman contro Lucas Pouille, che per quanto goda di un credito eccessivo non è certo l’ultimo arrivato. A Budapest il francese difendeva la vittoria dello scorso anno, 250 punti che potevano servirgli per evitare di perdere terreno in classifica, e invece alla fine di questa settimana il buon Lucas sarà 18. Sempre davanti a Fognini ma insomma.
Piuttosto si aprono prospettive interessanti per il contingente azzurro, visto che con tre italiani su otto se non speriamo ora allaora quando? Possiamo persino permetterci un piccolo rimpianto, quello di Berrettini, che ci ha negato un derby con Sonego che valeva, pensate un po’, una semifinale. Tranne Seppi, con Basilashvili appunto, nessuno parte favorito, né Sonego contro Bedene, né tantomeno Cecchinato contro Struff. Ma insomma meglio di così è difficile da trovare in un torneo ATP. Anche in un “250”, ormai.
Secondo turno
J. Millman b. [1] L. Pouille 6-3 6-4
[LL] Y. MAden b. M. Marterer 6-1 6-3
[8] A. Seppi b. M. Youzhny 6-1 6-2
N. Basilashvili b. [4] D. Shapovalov 6-2 6-4
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