Dai nostri inviati a Barcellona
[1] R. Nadal b. [4] D. Goffin 6-4 6-0 (Salvatore de Simone)
Solito Rafa. E soprattutto solido come sempre sulla sua adorata superficie e nel suo amato club. Il numero 1 del mondo probabilmente non si era scordato la sconfitta alle Finals londinesi contro l’odierno avversario, David Goffin; avendo l’opportunità di prendersi una rivincita, il fuoriclasse di Maiorca non ha perso l’occasione di dare una severa lezione al malcapitato belga. Quest’ultimo non aveva iniziato male il match strappando al primo game la battuta allo strafavorito e mantenendo con bei vincenti il proprio servizio: mal gliene incolse, perché dopo quei primi due giochi Nadal è diventato la furia di sempre e con uno score di 12 game a 2 ha immediatamente messo in chiaro le cose e lanciato un ancora più chiaro messaggio al suo sfidante di domani, il giovane Tsitsipas che ha ribadito in conferenza stampa di non aver paura di affrontare il disumano spagnolo.
Sì, perché questo è l’aggettivo più giusto per Nadal: disumano, soprattutto (inutile ribadirlo) sulla terra battuta. Nessuno degli spettatori, in uno stadio per la prima volta pieno, è sembrato minimamente preoccupato quando Goffin ha fatto il break; tanto che uno seduto proprio nella fila sotto a quella dove era chi scrive queste righe ha sentenziato le seguenti parole tombali: “Ora Rafa lo mata”. Ed è appunto quello che è accaduto. Il buon David ha provato a fare partita fino al 4-4 ma dal momento in cui ha spedito un diritto fuori perdendo di conseguenza la battuta è stato letteralmente strapazzato da un Nadal sempre più in vena, sempre più preciso, sempre più crudele nell’infierire su un avversario che non riusciva a scalfire il muro e a contenere la potenza del numero 1 del mondo fino a quando un errore di diritto del belga ha posto fine al martirio di quest’ultimo.
Nadal ora se la vedrà in finale con il dicianovenne Stefanos in un match che in ogni caso si preannuncia interessante: sperando che il giovane greco dia almeno un po’ più di battaglia rispetto ai precedenti avversari di Rafa.
Dichiarazioni di Nadal
“Sono molto contento di come è andata oggi, anche perché il primo set è stato difficile ma poi sono riuscito a trovare il ritmo giusto e ho avuto la meglio su un rivale temibile. Rispetto ai giorni passati in termini di sensazioni personali, di controllo del gioco e del livello di sicurezza e solidità generale oggi mi sono trovato più a mio agio: credo di aver giocato la mia miglior partita della settimana. Per quanto riguardo il match di domani penso che sarà duro, come ogni finale deve essere. Tsitsipas è molto giovane e giocare contro un tennista giovane è sempre qualcosa di speciale: lui è in gran forma, ha dimostrato di essere molto forte e già la scorsa settimana a Montecarlo aveva disputato un bel match contro Goffin; se mi aveste chiesto prima del torneo se potesse essere finalista avrei dubitato perché nel tabellone c’erano tennisti di alto livello e molto esperti, se invece mi chiedete se sono sorpreso oggi vi direi di no perché ho visto che ha sfornato delle belle prestazioni contro ottimi giocatori e dunque non ho dubbi che sia il miglior finalista possibile”.
S. Tsistipas b. [5] P. Carreno Busta 7-5 6-3 (Simone Milioti)
È la settimana di Stefanos Tsitsipas, il greco numero 63 del ranking conquista la sua prima finale a Barcellona, prima volta di un greco in finale nella storia dell’ATP. È il miglior risultato conseguito in carriera per Stefanos, prima aveva una conquistato una semifinale ad Anversa, comunque un torneo 250. Proprio ieri in conferenza stampa diceva di non aver paura di nessuno (anche se nel primo set per un momento ha tremato) e soprattutto che sarebbe fantastico incontrare sulla terra Nadal e adesso è vicinissimo a realizzare questa eventualità.
La semifinale è stata senza storia, il parziale poteva essere molto più pesante. Carreno Busta non ha mai avuto il controllo delle operazioni e per la maggior parte del tempo rincorreva per il campo lo bordate di dritto di Tsitsipas. Il greco questa settimana ha dimostrato di conoscere davvero bene la terra, riguardando il suo cammino ha battuto fior fior di terraioli senza perdere ancora un set: Schwartzman, Ramos-Vinolas, Thiem e l’ultimo Carreno Busta.
Il match contro Pablo è stato fortemente condizionato dalle altissime percentuali di prime vincenti del greco 78% di punti ottenuti con questo colpo. C’è stata una fase in cui col dritto letteralmente martellava il rovescio dell’avversario chiudendolo in quell’angolo. Partenza devastante, a differenza di quella nell’incontro di quarti di finale, in appena nove minuti Tsitsipas è avanti 3-0, break confermato e 12 dei primi 14 punti vinti. Al momento di chiudere, quando serve sul 5-3, aveva fin lì vinto 16 sui 19 punti giocati al servizio, improvvisamente trema. Va sotto 0-30, recupera procurandosi un set point che però fallisce, poi entra in confusione e concede break. In quel momento confusionario riesce a mettere quattro colpi in mezzo alla rete in risposta, Carreno Busta rientra, ma sarà proprio lo spagnolo ad avere il passaggio a vuoto decisivo nel dodicesimo gioco.
Il secondo set è più lineare, Tsitsipas continua con la solita sicurezza al servizio, anche se nel primo gioco si salva da 0-30. Ottiene il break decisivo nel sesto gioco, in quel caso era stato lo spagnolo a concedere i primi due punti del gioco, senza riuscire lui a recuperare, devastante la palla corta che porta Tsitsipas alla palla break subito trasformata. Torna dopo qualche minuto a servire nuovamente per chiudere un set, e stavolta questo gioco vale anche per il match, e dimostra di avere coraggio. Proprio dopo aver sbagliato giocando malissimo una palla corta, subito nel punto a seguire ne gioca un’altra stavolta perfetta. Dovrà aspettare il secondo match point, il primo sarà annullato con la complicità del nastro da Carreno Busta, per vedere terminare lungo il dritto dell’avversario e potersi liberare delle emozioni repressa gettandosi in terra.
Adesso aspetta l’altro finalista, uscirà dalla sfida tra Nadal e Goffin, ed è curioso come il greco sia il più giovane, 19 anni, ad arrivare in finale dal 2005 anno in cui un giovanotto spagnolo di 18 anni vinceva il torneo per la prima volta e i due potrebbero incontrarsi in finale, al momento non ci sono precedenti e sarebbe la prima sfida tra loro.
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