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WTA Miami: Azarenka vince ancora (per ritiro), Halep si salva. Facile Kerber

[WC] V. Azarenka b. [14] M. Keys 7-6(5) 2-0 rit.

Victoria Azarenka c’è. La bielorussa è tra le 32 giocatrici rimaste in corsa per il titolo del WTA Premier Mandatory di Miami, anche grazie al ritiro della sua avversaria nella sfida di secondo turno, Madison Keys, quando però la ex numero 1 del mondo era comunque avanti di un set.

Ci sono buone indicazioni, per Azarenka, nel 7-6(5) 2-0 maturato lungo l’ora e un quarto di gioco: innanzitutto, è stato evitato il crollo nelle prestazioni che era maturato a Indian Wells nel match di secondo turno contro Sloane Stephens. Molto più costante il livello di gioco espresso oggi, con un accenno di fuga iniziale stoppato dalla finalista dello US Open dopo aver salvato una chance del 4-1 e servizio per la sua avversaria.

Stava giocando bene, Azarenka, ma nel momento in cui Keys ha alzato la qualità del proprio gioco ci sono stati 4 game di fila vinti dalla testa di serie numero 14. A un passo dalla fine della prima frazione il nuovo capovolgimento di fronte: Madison ha mancato 2 set point, con altrettanti errori gratuiti, e “Vika” risaliva nel punteggio fino alla parità, riuscendo a portare tutto al tie-break dove grazie a una partenza lampo sul 5-0 si assicurava l’importante vantaggio. Nella pausa tra primo e secondo set, infine, Keys ha chiesto l’intervento della fisioterapista per farsi fasciare la gamba: forse un problema alla coscia, forse all’adduttore, alla fine la resistenza di Madison è durata appena una decina di minuti.

Al prossimo turno, per Azarenka, la sfida ad Anastasija Sevastova con la possibilità di un quarto turno contro Simona Halep o Agnieszka Radwanska.

[1] S. Halep b. [LL] O. Dodin 3-6 6-3 7-5

La spiegazione più sincera a che partita è stata, quella odierna, tra Simona Halep e Oceane Dodin l’ha offerta proprio la rumena a bordo campo, appena dopo quella che è stata una vittoria sudatissima. “Che match è stato?” le ha chiesto Andrew Krasny, presentatore. “Pazzo, assolutamente pazzo” la risposta.

La differenza di qualità, e di risultati, che hanno segnato fin qui la carriera della numero 1 del mondo con quella di Oceane Dodin, classe ’96, oggi è sparita lasciando spazio alla grande incertezza di una partita non bella, con pochi picchi di qualità e tanta indecisione, con la stessa rumena che ha affermato di aver fatto tanta fatica a leggere il gioco della sua avversaria, quasi sempre in spinta chiudendo gli occhi e lasciando andare il braccio. Una buona Halep ha il gioco per mettere a nudo tutti i limiti della francese e farla sbagliare tanto nel corso del match, ma la Halep di oggi è stata ben lontana da quel livello. Quasi solo difensiva, senza neanche riuscire a muovere il gioco lungo il campo e totalmente in balia del gioco avversario. A questo ci aggiungiamo i tanti errori commessi quando poteva spingere, effetto soprattutto della scarsissima fiducia maturata in una partita giocata su scambi ridotti al lumicino, dove l’all in continuo della transalpina non l’ha mai fatta entrare nel match.

Nel primo set il break decisivo è arrivato sul 3-2 Dodin, che nonostante gli 8 doppi falli portava a casa il parziale. Molto più incartato il secondo, dopo che Simona si è fatta controllare il collo e continuava ad agitare il polso destro durante i cambi campo. Halep è salita avanti 2-0, è stata rimontata, ha allungato fino al 4-2, è stata parzialmente rimontata ma ha saputo trovare il terzo break che l’ha portata al parziale decisivo. Poco tennis, inteso come scambi lunghi, tanta aggressività della francese, talvolta vincente e talvolta con errori grossolani. Il terzo set si presentava da subito come incerto e Dodin ha avuto per due volte un break di vantaggio, sempre vanificato dai tentativi di rientro dell’avversaria e da sue decisioni spesso al limite. Halep trovava l’aggancio sul 4-4 e sul 5-5 si creava la chance di strappare la battuta, arrivata grazie a un nuovo errore della sua avversaria. Poco più tardi, la fine della partita e il grandissimo sospiro di sollievo.

Al terzo turno la sfida contro Agnieszka Radwanska, che ha superato 6-3 7-6(4) Alison Van Uytvanck.

[10] A. Kerber b. J. Larsson 6-2 6-2

È cominciato con un netto successo il cammino di Angelique Kerber nel WTA Premier Mandatory di Miami. La tedesca si è imposta con un 6-2 6-2 ai danni di Johanna Larsson, che al primo turno si era imposta in oltre 3 ore di gioco per 4-6 7-6 7-5 contro Katerina Siniakova.

Partita senza storia in favore dell’ex numero 1 del mondo, che in Florida negli ultimi 2 anni è arrivata in semifinale (2016) e nei quarti (2017) e quest anno vuole provare a raggiungere la prima finale in carriera in tornei di questo livello. Ne ha le potenzialità, perché rispetto allo scorso anno il momento è completamente diverso e il tabellone non sembra proibitivo fino alla semifinale. In quell’ottavo di tabellone c’è Caroline Garcia, che appena una settimana fa subì un netto 6-1 6-1 a Indian Wells mentre la testa di serie più alta è Garbine Muguruza che approfitta del forfait di Amanda Anisimova per salire al terzo turno senza scendere in campo ma non offre particolari garanzie visti i tanti problemi di questo inizio di stagione.

Oggi, nel frattempo, c’è stata da subito una netta differenza con la svedese che, senza grandi armi per pungere, cercava soprattutto di allungare gli scambi e caricare il proprio di dritto con tanto top-spin, ma la palla riusciva abbastanza facile da rigiocare per la numero 10 del seeding, che ha preso il break nel primo game e l’ha raddoppiato sul 4-2, con un andamento abbastanza simile nel secondo set. Al prossimo turno Anastasia Pavlyuchenkova o Aliaksandra Sasnovich, per una partita che in ogni caso dovrebbe rappresentare il “vero” esordio nel torneo per lei.

Altri incontri

Bel risultato per Karolina Pliskova che prova a scuotersi in un momento per lei abbastanza complicato. Doppio 7-5, con due parziali vinti in rimonta, e terzo turno contro la vincente tra Sorana Cirstea e Su Wei Hsieh. Incredibile, invece, la sconfitta di Julia Goerges contro Carina Witthoeft: la testa di serie numero 12 è stata eliminata dopo aver perso 7-6(2) 4-6 6-4 e facendosi rimontare un vantaggio di 5-2 e servizio nel primo set.

In una giornata da incubo per le teste di serie esce anche Caroline Garcia, che ha subito un netto 6-3 6-1 contro la qualificata Alison Riske. Fuori anche Carla Suarez Navarro, sconfitta 7-5 6-3 contro Yafan Wang.

Risultati

[1] S. Halep b. [LL] O. Dodin 3-6 6-3 7-5
[30] A. Radwanksa b. A. Van Uytvanck 6-3 7-6(4)
[20] A. Sevastova b. A. Cornet 7-5 6-4
[WC] V. Azarenka b. [14] M. Keys 7-6(5) 2-0 rit.
C. Witthoeft b. [12] J. Goerges 7-6(2) 4-6 6-4
Z. Diyas b. [18] S. Kuznetsova 6-1 6-3
S. W. Hsieh b. [32] S. Cirstea 7-5 6-1
[5] Ka. Pliskova b. E. Makarova 7-5 7-5
[3] G. Muguruza b. [WC] A. Anisimova walkover
C. McHale b. [25] B. Strycova 6-1 6-4
[Q] M. Niculescu b. [17] M. Rybarikova 6-3 6-3
[13] S. Stephens b. [WC] A. Tomljanovic 6-1 6-3
[10] A. Kerber b. J. Larsson 6-2 6-2
[23] A. Pavlyuchenkova b. A. Sasnovich 6-2 3-6 2-6
[Q] Y. Wang b. [27] C. Suarez Navarro 7-5 6-3
[Q] A. Riske b. [7] C. Garcia 6-3 6-1

Diego Barbiani

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