[20] D. Kasatkina b. [2] C. Wozniacki 6-4 7-5
Fuori Caroline Wozniacki, fuori la testa di serie numero 2 di Indian Wells. La California perde una delle sue protagoniste iniziali, sconfitta, a tratti dominata, dall’intelligenza tattica di una grande Daria Kasatkina. Un 6-4 7-5 se vogliamo quasi bugiardo, perché non rende merito a come la russa abbia incastrato tatticamente la danese nel suo gioco, rifilandole un parziale di 6-1 nel primo set (dallo 0-3 di ritardo) e poi di 4 game quando la sua avversaria stava assaporando il terzo set, fino a mandarla fuori dal torneo con un game finale perfetto.
La numero 2 del mondo è caduta sotto il tennis intelligente dell’avversaria che bissa così il risultato di San Pietroburgo, quando però Caroline veniva dalla lunga trasferta australiana e, senza toglierle nulla, aveva deciso di partecipare più per una questione di accordi economici con gli organizzatori. Oggi, invece, la vittoria è autentica al 100%.
I primi game del match, per Wozniacki, sono stati soltanto un’illusione rispetto a quello che sarebbe poi avvenuto. Kasatkina non riusciva a tenere la palla in campo, regalando il break e scivolando sotto per 0-3. Da lì l’inerzia della partita è cambiata completamente, almeno per il successivo set e mezzo. La bravura di Daria è stata quella di far indietreggiare fino a fuori dal campo la sua avversaria, che da perfetta incontrista avrebbe bisogno di una palla molto meno sporca per poter giocare come piace a lei. Quel dritto così carico d’effetto (non per nulla ha sempre dichiarato di provare a ispirarsi a Nadal) e quel rovescio giocato una volta in spinta e una volta in slice hanno mandato completamente nel pallone la recente campionessa dell’Australian Open.
Wozniacki era senza la possibilità di fare qualcosa e nel frattempo i game per la sua avversaria continuavano a sommarsi. Sono diventati 5 consecutivi, con il rammarico per la numero 20 del seeding di aver mancato un set point sul 5-3. Caroline è riuscita a tirarsi su, ma era solo un momento: al servizio pochi secondi più tardi, Kasatkina interpretava alla perfezione ogni punto e costringeva l’altra a dei veri “numeri” (la rincorsa per rigiocare la palla corta sul 15-0) per portare a casa un semplice punto.
La confusione, comprensibile, che a quel punto albergava nella mente della numero 2 del mondo si è tramutata in un inizio di secondo set quasi dimesso: non fosse stato per un brutto game di battuta, Kasatkina avrebbe già potuto costruire una fuga nelle fasi iniziali. Alla seconda chance mancata, l’inerzia del match ha avuto una scossa: Wozniacki ha reagito in maniera importante, cominciando ad accorciare gli scambi e cercare il vincente. Per farlo, contro la Kasatkina di stasera, doveva cercare le righe, talvolta le mezze righe esterne. Per un po’ il giochino ha funzionato e da che era sotto 2-3 e servizio per la russa si ritrovava 5-3 e con la chance di mandare l’incontro al terzo. Sul 15-30 la nuova, e definitiva, svolta: è ricominciato il palleggio prolungato della russa, fatto di dritti con quelli che in gergo vengono definiti “topponi” (palle molto cariche di top-spin) che hanno riportato la danese in grande affanno, con una voleè bruttissima giocata sul 5-3 30-30 che ha dato alla rivale la chance di riaprire tutto. Una risposta molto profonda e Kasatkina si è rifatta sotto, ricominciando a giocare con grande astuzia e vincendo, in tutto 14 degli ultimi 16 punti giocati, completando la propria serata perfetta.
Per Wozniacki una grande delusione, forse un po’ annunciata dopo lo spavento di ieri contro Aliaksandra Sasnovich. A livello di ranking, inoltre, deve abbandonare i sogni di numero 1 del mondo almeno fino a inizio maggio.
[1] S. Halep b. Q. Wang 7-5 6-1
Sembra che per Simona Halep sia arrivato il momento di alzare il livello. Dopo lo spavento, enorme, contro Caroline Dolehide la rumena ha impiegato molte meno energie per avere la meglio contro Qiang Wang e volare ai quarti di finale per la quarta volta su altrettanti tornei disputati nel 2018.
Una numero 1 del mondo in crescita, ma non ancora a pieno regime. C’è voluto un po’ troppo nel primo set per scardinare la bella difesa di Qiang Wang, cinese numero 55 del mondo e che il suo torneo, in fondo, l’aveva già vinto aggiudicandosi i 3 turni precedenti battendo anche una top-20 come Kristina Mladenovic.
7-5 6-1 il punteggio finale, con una numero 1 del mondo che ha impiegato quasi un set a trovare le giuste misure col dritto, facendosi riprendere per 2 volte un break di vantaggio e arrivando nella scomoda posizione di dover servire per rimanere nel set. Sul 4-5 però non c’è stato alcun tentennamento e sul 5-5 il break che, pochi minuti più tardi, valeva l’intero parziale. Tutto molto più comodo nel secondo set, dove si è vista per la prima volta qui in California un’ottima Halep, aggressiva e precisa, completamente l’opposto di quella timorosa e imprecisa nel terzo turno.
Ai quarti una nuova sfida dove, almeno sulla carta, parte nettamente favorita. La sua prossima avversaria sarà Petra Martic che però è arrivata fin qui dopo un ottimo cammino e le vittorie contro Jelena Ostapenko e, oggi, Marketa Vondrousova per 6-3 7-6(4). Doveva disputare le qualificazioni ma il ritiro di Lucie Safarova l’ha proiettata nel tabellone principale e come regalo, la croata, lunedì prossimo vedrà migliorato il proprio best ranking che risaliva, addirittura, al 2012 entrando per la prima volta in top-40 (o al massimo, in caso di vittoria nel torneo di Danielle Collins e lei eliminata ai quarti, sarà al numero 41).
Altri incontri
Venus Williams resiste agli attacchi di Anastasija Sevastova e vola ai quarti di finale. La statunitense ha avuto la meglio contro la lettone grazie a due set vinti in rimonta, il primo da 2-4 e il secondo da 0-3. Fondamentale, nel primo parziale, evitare il doppio break di ritardo con la chance annullata sull’1-3. Era una sfida abbastanza pericolosa per la numero 1 del mondo, che dopo i tanti dritti sbagliati ieri poteva andare in grandi difficoltà contro lo slice dell’avversaria, o quelle soluzioni così varie che abitano tranquillamente nel suo gioco.
Sevastova, oltre ai grandi rimpianti per i due set sfuggiti in questo modo, ha soprattutto quello della chance mancata sul 6-6 al tie-break quando ha giocato un ottimo passante di dritto dove è stata prodigiosa la risposta di Venus, ma la palla che era tornata al di là della rete era fattibile per una che ha la sua qualità nel braccio destro, soprattutto dal lato del rovescio. Venus ringrazia e ora avrà Carla Suarez Navarro, che ha messo fine alla favola di Danielle Collins sconfiggendola 6-2 6-4.
Chi invece continua a sognare è Naomi Osaka che è costretta a cedere un set a Maria Sakkari, ma è praticamente perfetta negli altri 2 e a soli 20 anni è ai quarti di finale di un Premier Mandatory dopo aver eliminato in serie Maria Sharapova, Agnieszka Radwanska, Sachia Vickery e la giovane greca, brava a crederci nel secondo set ma che non ha avuto la forza necessaria per contrastare la giapponese, vincitrice alla fine per 6-1 5-7 6-1. La giapponese ai quarti affronterà Karolina Pliskova, che ha messo fine al cammino di Amanda Anisimova. La sedicenne è stata sconfitta 6-1 7-6(2).
Risultati
[1] S. Halep b. Q. Wang 7-5 6-1
P. Martic b. M. Vondrousova 6-3 7-6(4)
N. Osaka b. M. Sakkari 6-1 5-7 6-1
[5] Ka. Pliskova b. [WC] A. Anisimova 6-1 7-6(2)
[8] V. Williams b. [21] A. Sevastova 7-6(6) 6-4
[27] C. Suarez Navarro b. [WC] D. Collins 6-2 6-4
[10] A. Kerber b. [7] C. Garcia 6-1 6-1
[20] D. Kasatkina b. [2] C. Wozniacki 6-4 7-5
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