Saranno Alexander Zverev e Juan Martin del Potro a giocare la semifinale nobile del torneo di Acapulco. Dopo le paure di ieri ha stavolta vinto facilmente Sascha Zverev, che ha concesso appena cinque game ad Harrison ed è apparso in crescendo di fiducia. Sarà interessantissima la partita contro del Potro, che magari non sarà in grandissima forma ma che ha, oltre alla solita prorompente personalità, la capacità di far giocare male, e in questo caso molto male, gli avversari. Non ci sono tante spiegazioni per l’incredibile partita di Thiem, che nel primo set è stato addirittura pessimo, regalando un vantaggio consistente all’argentino. Non contento, Thiem ha fatto scappare Palito anche all’inizio del secondo set e si è trovato sull’orlo del baratro nel quinto game, nonostante l’argentino apparisse sempre più provato. Per fortuna di Thiem, del Potro ha perso la prima sul più bello, quando è andato a servire per il match, e complice un’indecisione su una palla alzata per disperazione dall’austriaco, la partita si è riaperta proprio quando ormai sembrava finita. A questo punto sembrava che finalmente Thiem potesse girare il match, anche perché davvero sembrava che delPo non ne avesse in più. Invece Thiem ha prima regalato tre mini break di vantaggio, poi ha sciupato due set point, e ha infine completato il capolavoro con un doppio fallo sul match point dell’argentino. Davvero incredibile la partita di Thiem, soprattutto dal punto di vista tattico. Per lunghi tratti è sembrato che non avesse proprio la più pallida idea di come impostare il match, e quando riusciva ad entrare nello scambio, invece di manovrare senza troppi rischi, sembrava fosse lui ad aver fretta di chiudere col vincente. Davvero una partita misteriosa, su cui certo Thiem dovrà molto riflettere, perché il problema non è solo giocare oltre due metri dietro la linea di fondo campo ma appunto non leggere bene il match. Del Potro ha fatto quello che riesce a fare in questi ultimi anni: gran servizio, la botta di dritto appena può, un rovescio ballerino che ogni tanto però riesce a tenere dentro. Contro Zverev ha giocato a Shanghai qualche mese fa vincendo al terzo, sarà un test molto interessante per verificare i progressi del tedesco, decisamente favorito a nostro giudizio.
L’altra semifinale la giocheranno invece Jared Donaldson, che ha vinto il suo primo quarto di finale di un torneo ATP contro Feliciano Lopez, e Kevin Anderson, alla caccia del settimo posto di David Goffin. Lo statunitense ha travolto Feliciano, che forse ormai insegue solo il record di Slam consecutivi limitandosi a giochicchiare in giro per il mondo, rifilandogli addirittura quattro break, due per set. Ma il disastro lo spagnolo lo ha commesso in risposta, perché avrà anche un gran servizio Donaldson ma certo perdere appena due punti in otto turni richiede anche la collaborazione di chi risponde.
Gran battaglia invece tra Anderson e Chung, col coreano che vincerà ben presto queste partite ma che per il momento le perde. Chung ha fallito troppe occasioni e Anderson invece è stato bravissimo sia a salvarsi da situazioni complicate sia ad approfittare dei rilassamenti di Chung. Il più grave di tutti quello in finale di partita, quando Chung ha recuperato il break di svantaggio e rilassatosi ha giocato un turno di servizio meno attento, cedendo la partita.
Quarti di finale
J. Donaldson b. F. Lopez 6-3 6-1
[5] K. Anderson b. H. Chung 7-6(5) 6-4
[6] J. M. ddel Potro b. [3] D. Thiem 6-2 7-6(7)
[2] A. Zverev b. R. Harrison 6-4 6-1
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